Una pessima apertura di settimana per il mondo crypto e Bitcoin. Sulla scia delle preoccupazioni per l’azionario, il comparto perde qualche punto percentuale, con Bitcoin che ora si trova a combattere sopra i 62.000$ e il resto del mercato che – come da qualche tempo a questa parte, continua a fare peggio.
Una situazione che sarà fonte di preoccupazione per molti, ma che al tempo stesso andrà considerata più nell’insieme, per capire ancora una volta quali saranno le possibili evoluzioni qui in avanti, in questo articolo dal punto di vista fondamentale.
Mercati nervosi, che puoi seguire comunque minuto per minuto anche sul nostro Canale Telegram ufficiale – con 27.000 dei nostri lettori e la nostra redazione.
È una settimana che si è aperta nello stesso modo in cui si era chiusa, ovvero nel nervosismo generale che arriva da diversi fattori… esterni ai mercati. Bitcoin soffre, così come soffrono il grosso delle altre criptovalute. Male più di tutte tra le top Solana, così come fa soltanto poco meglio TON, tra i network e i token più rappresentativi di questo ciclo.
Tutto è perduto? Non esattamente: le tensioni, almeno sul fronte fondamentale, che si accumulano, sono tante, sia in Europa che in Asia.
Saranno le elezioni più importanti di sempre per l’Europa, per quanto coinvolgeranno soltanto la Francia. I mercati, già nervosi per conto proprio, non stanno prendendo benissimo l’avvicinamento alla tornata elettorale a sorpresa in Francia, dove si teme che in realtà chi si voleva mettere nell’angolo possa far registrare un risultato importante.
Della questione francese si stanno occupando più o meno tutti i grandi giornali che operano nel mondo della finanza – e continuano a ritenere gli sviluppi di Parigi i più importanti per l’andamento delle borse europee.
Yen ancora debole, anzi debolissimo, in quota 160 contro il dollaro USA. Cosa c’entra con il mercato crypto? Teoricamente nulla, ma è comunque fonte di tensione la convinzione che il Giappone interverrà di nuovo a tutela della propria valuta, direttamente a mercato. Qualcosa che ha dato una leggera spinta al NIKKEI ma che al tempo stesso ha aumentato le preoccupazioni dei mercati.
Ritorniamo su un vecchio tormentone, quello degli ETF. Si è chiusa una settimana fortemente negativa per questi prodotti negli USA, che tuttavia sembrerebbe aver seguito almeno a grandi linee l’andamento di prezzo. C’è un’altra questione però legata al mondo ETF, ovvero quella dei trader asiatici che si posizionano prendendo come segnale l’andamento degli ETF stessi nella giornata precedente.
Potrebbe essere, ancora, questo il caso? Oppure si tratta di una lettura esagerata dell’effetto indiretto degli ETF sull’intero pianeta?
Ultima, seppur non meno importante, è quella che arriva da Markus Thielen e che parla di double top, ovvero di un doppio massimo che potrebbe segnalare il ritorno di Bitcoin sotto quota 60.000$.
Sarà così? Non sarà così? Potrebbero dare una mano a smentire questo scenario i dati che arriveranno in settimana.
Saranno questi i quattro appuntamenti più importanti da seguire per vedere se, come e quando Bitcoin cambierà di traiettoria o uscirà dal range tra i 60 e i 70.000$ nel quale si è ormai stabilito da tempo.
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