In una mossa certamente inaspettata, Tether ha annunciato lo stop all’emissione di USDT su due chain, Algorand e EOS. La scelta sarebbe arrivata nell’ottica di privilegiare i progetti su blockchain che siano guidati dalle community. Non verranno più emessi USDT su queste chain e ci sarà tempo per 12 mesi per la conversione degli stessi su altre chain o comunque per convertirli in USD.
Nel complesso entrambe le chain non erano comunque granché utilizzate: secondo la pagina Trasparenza di Tether, su EOS c’erano appena 85 milioni di dollari in USDT e su Algorand soltanto 17,2. Non esattamente somme importanti, con i due network che erano per l’appunto tra i due meno utilizzati dei 16 per i quali il gruppo riporta emissioni e detenzioni.
La mossa evidenzia probabilmente anche le difficoltà di questi due network di attirare nuovi progetti e liquidità, nonché lo scarso interesse che costituiscono per chi vuole utilizzare semplicemente USDT per trasferimenti come per i piccoli acquisti di ogni giorno.
Via Algorand e EOS dai network che saranno supportati da Tether. Questo è quanto è stato annunciato da un comunicato stampa di Tether diffuso tramite il suo sito internet.
I due network in questione non supporteranno più dunque la più capitalizzata delle Stablecoin, che oltre che su Ethereum, sarà ancora disponibile su Tron, Solana, Avalanche, TON, Near, Celo, Cosmos, Tezos, Liquid, Polkadot, SLP.
La decisione sarebbe arrivata dopo una riconsiderazione che ha tenuto conto dei volumi e anche l’interesse da parte della community.
L’interesse della community gioca un ruolo fondamentale quando decidiamo di portare USDT su una specifica blockchain. Valutiamo attentamente la sicurezza del network per assicurarci della sicurezza, l’usabilità e la sostenibilità della blockchain scelta. Il nostro traguardo è di allocare risorse dove migliorino sicurezza e efficienza, mentre continuiamo a supportare l’innovazione nel mondo crypto.
Dal comunicato di Tether
Ci sarà la possibilità di fare redeem dei Tether su Algorand e EOS per ulteriori 12 mesi e potrebbero comunque esserci anche dei prolungamenti che verranno annunciati più avanti.
C’è dunque ampio spazio per convertire eventualmente i propri USDT su queste due chain. Dati i volumi storici e anche la capitalizzazione su questi due network, dubitiamo però che si tratti di una questione che interesserà i più.
Tether continuerà inoltre ad allargare i propri scopi e le chain supportate, così come fatto recentemente con TON, in un matrimonio che è stato in parte responsabile del successo che questo network sta riscuotendo.
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