L’exchange di criptovalute e società Web3 Bitget (qui per aprire un conto con offerta earn di 8.000$) ha pubblicato un interessante report sull’utilizzo dei deepfake per le truffe a tema crypto. Contraffazione di documenti per la generazione di botnet, social engineering e furti di identità in cima alle pratiche più utilizzate dai truffatori organizzati per mettere le mani nelle tasche dei più (o meno) sprovveduti che si avvicinano al mondo crypto e Bitcoin oppure che già lo navigano da tempo.
Tutti i dati raccolti da Bitget sono raccolti nel report pubblicato dalla medesima azienda che ha realizzato uno studio sull’utilizzo di deepfake con scopi criminali, che avrebbero già causato perdite per 79,1 miliardi di dollari da inizio 2022.
Per il 2024 abbiamo un preoccupante incremento del 245% a livello globale per questo tipo di truffe, che vanno ad aggiungersi ad un contesto fatto di truffe crypto anche meno articolate e che però, purtroppo, continuano a mietere vittime, come abbiamo più volte raccontato su queste pagine e anche in diretta TV su Rai3 (qui sotto un estratto della nostra intervista). Una situazione preoccupante, quella raccontata dal report, che andremo ad analizzare in breve su questo approfondimento, rimandandovi poi al documento originale per ulteriori approfondimenti.
+245% nel 2024 per l’utilizzo di deepfake per scopi criminali nel mondo crypto
Le truffe sono sempre dietro l’angolo – e purtroppo utilizzano degli strumenti sempre più sofisticati. È questo in via generale quanto emerge dal report sui deepfake pubblicato da Bitget, popolare intermediario del mondo crypto e Web3. Perdite importanti, che per l’exchange necessitano il ricorso a misure tanto immediate quanto efficaci per arginare un fenomeno in fortissima crescita.
- Numeri in crescita, dopo un calo nel 2023
La prima fonte di preoccupazione sono numeri che sono tornati sensibilmente a crescere dopo un rallentamento nel 2023, per quanto comunque non lineare in quanto sono diversi i fattori a impattare sul computo del denaro sottratto dai truffatori, dalla volatilità di mercato all’inconsistenza con la quale certe operazioni vengono condotte, abbandonate e poi condotte di nuovo.
- Necessario un intervento del regolatore?
Il report parla anche di possibile intervento a livello di regolatore, senza il quale – secondo le proiezioni indicate all’interno dello stesso report – Bitget ritiene che tali truffe potrebbero continuare a crescere.
- Percentuale di crimini basati su deepfake ancora in crescita
Ed è in crescita anche la quantità di crimini a tema crypto sul totale che sono appunto basati su queste tecnologie. Tecnologie che vengono utilizzate nei modi più disparati, dall’impersonificazione fino alla creazione di documenti falsi per creare botnet, passando per scambiare duri e puri, manipolazioni di mercato, frodi negli investimenti, estorsioni, aggiramento della compliance, attacchi di social engineering, disinformazione distribuita principalmente a mezzo social.
Una sola tecnologia in grado di assistere i truffatori più articolati su diversi fronti e aiutarli a mettere le mani su denaro in modo illecito di proprietà sia dei piccoli investitori, sia di operazioni più articolate.
Proprio qualche giorno fa siamo tornati ad occuparci di un tema, per il quale siamo da sempre estremamente sensibili, in questo approfondimento del nostro direttore Alessio Ippolito.
Deepfake in contro-trend
Le truffe a tema deepfake sono tra le altre cose in crescita, in contro-tendenza rispetto ai volumi incamerati dalle truffe crypto in generale dal 2022 al 2024. Segno che queste tecnologie, nonostante il piatto da dividersi sia sensibilmente più piccolo, sono in grado di fornire strumenti potenti a chi vuole truffare il prossimo.
Le considerazioni di Bitget aprono a scenari che forse in molti di noi non avevano mai considerato, gettando ombre cupe sulla capacità di poter arginare un fenomeno duro a morire. Un fenomeno contro il quale, su queste pagine, ci siamo sempre scagliati e continueremo a scagliarci.