Non tutti i wallet dell’era di Satoshi, ovvero della prima fase di vita di Bitcoin, sono perduti. E non tutti quelli che non si sono mossi per la bellezza di 14 anni… dormiranno per sempre. L’esempio arriva proprio da un trasferimento avvenuto poche ore fa. Un trasferimento da 50 Bitcoin verso Binance di Bitcoin che erano stati… minati il 14 luglio del 2010.
Una fase primordiale per Bitcoin, quando venderli avrebbe fruttato praticamente nulla e che invece oggi valgono la bellezza di 3 milioni di dollari. Ottima ricompensa per chi ha saputo aspettare, tenendo conto anche del fatto che minare un blocco a quei tempi non era esattamente operazione complicata, a patto di conoscere già Bitcoin.
Prima che qualcuno tra i nostri lettori si preoccupi però, sarà il caso di cercare di capire di che tipo di movimenti si tratta, del perché non possono impattare sul mercato di Bitcoin e del perché la loro valenza massima è in qualità di curiosità e di pettegolezzo. E non di segnale per i mercati.
A muoversi sono 50 Bitcoin molto particolari. Risalgono infatti al luglio 2010 e sono stati ottenuti tramite mining. La cosa è particolare per tutta una serie di motivi:
Ovvero degli albori di Bitcoin, quando a conoscerlo erano ancora in pochi, anzi pochissimi.
Il wallet in questione ha ottenuto quei 50 Bitcoin tramite mining. Sì, ai tempi si ottenevano 50 BTC per ogni singolo blocco e, cosa forse più interessante per i nuovi arrivati, non c’era bisogno di grandi apparecchiature per partecipare a questo processo.
Dato che in molti interpretano questo tipo di transazioni come un segnale negativo per i mercati, è bene cercare di fissare qualche punto, utile per capire l’impatto di questa notizia e di quelle simili che certamente o quasi arriveranno in futuro.
Sono tanti per un singolo o una società di investimento, sono pur sempre 3 milioni di dollari, ma non sono così tanti da poter avere un impatto sul mercato. Il mercato di Bitcoin è molto liquido, e anche nel caso di vendita di 50 BTC in un colpo solo, difficilmente ci sono spostamenti di prezzo rilevanti.
Certe vendite in genere avvengono poco a poco, cercando di modificare il prezzo il minimo possibile.
Sappiamo che sono stati inviati ad un wallet che dovrebbe essere di Binance. Oltre a questo non sappiamo molto: non sappiamo chi è il possessore, per quanto l’insieme di persone non è vastissimo.
Non sappiamo neanche, teoricamente, se li ha già venduti o meno. E quindi niente di niente. Se non la curiosità di sapere che Bitcoin di un’era quasi preistorica per Bitcoin si sono mossi.
Qui è possibile verificare il wallet. Curioso che non abbia venduto anche i 50 BCH che ha ottenuto dopo il fork.
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