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COSA MANCA ETF SOL

ETF Solana: le RAGIONI del NO e come possono essere superate. Cosa SERVE per l’OK

Cosa serve davvero per l'OK agli ETF di Solana sul mercato USA? L'analisi!

Solana è il tema del momento, dopo che giovedì 27 giugno VanEck ha inviato una richiesta di approvazione – il famoso form S-1 – a SEC proprio per un ETF Spot negli USA che avrà in cassa $SOL. In molti sono scettici sulla possibilità che questo prodotto venga approvato a breve – e almeno nell’attuale configurazione politica e amministrativa degli USA hanno più di una ragione per crederlo.

Dato che la situazione è come sempre, ahinoi, complessa, cercheremo di spiegare cosa c’è in ballo, cosa potrebbe cambiare (sul breve e sul lungo periodo) e soprattutto se si dovrà aspettare o meno un cambio al vertice di SEC.

Noi eravamo stati tra i primi a affermare che un ETF su Solana sarebbe stato in verità assai bizzarro, per le stesse motivazioni che andremo ad elencare qui. È anche vero però che tali condizioni possono cambiare – e che almeno VanEck sembri convinta di riuscirlo a fare.

ETF su Solana: i motivi del no e come superarli

Sarà un articolo tecnico-legale, ma non per questo difficile da comprendere. Semplificheremo quelle che sono le questioni più importanti che fanno propendere per il no all’ETF su Solana i principali specialisti.

Servono due form per l’ok: per ora ce n’è uno solo
  • SEC, manipolazione dell’asset sottostante

Uno dei pallini di SEC è insinuare la possibilità di manipolazione dell’asset sottostante. In breve: l’asset che è custodito dall’ETF e che l’ETF replica, in questo caso Solana, potrebbe essere manipolato sul mercato.

Per evitare tale manipolazione serve che sia scambiato su un mercato controllato dagli USA e con il quale SEC ha accordi di condivisione di informazioni. Per le azioni USA è facile. Per le azioni straniere anche (ci pensano gli altri regolatori dei mercati), per gli asset senza patria come oro, Bitcoin e compagnia, un po’ più difficile.

Ragionamento di SEC: non c’è un solo mercato negli USA che abbia il controllo di una quantità maggioritaria o comunque rilevante dell’asset (oro, Bitcoin, Solana). Non si può procedere con l’ETF.

Con l’oro la questione è stata risolta tramite i futures: c’è un mercato al CME di Chicago di futures sull’oro che è sufficientemente grande, che è sufficientemente correlato con quello dell’oro fisico e che ha accordi di scambio di informazioni con SEC.

Mercato spotETH
Nelle richieste di approvazione per gli ETF Ethereum, c’erano anche studi che dimostravano la correlazione tra futures e mercato spot

Con Bitcoin si è fatto lo stesso: ci sono futures al CME di Chicago, sono sufficientemente correlati con il valore spot, e quindi ok. Stessa cosa su Ethereum, per quanto all’inizio SEC avesse sottolineato che in passato la correlazione…

Si può fare lo stesso con Solana? Certo che sì. C’è però un problema: al CME di Chicago non sono quotati futures su Solana. Potrebbero arrivare, ma ci vuole del tempo per certe cose.

BICCHIERE MEZZO PIENO: in realtà non è scritto da nessuna parte che servano i futures. Un accordo con Coinbase, che ha comunque una quota rilevante degli scambi internazionali. Ed è un po’ quello che a nostro avviso ha lasciato intendere Matthew Sigel di VanEck in un suo lungo post su X.

  • SEC è una security non registrata

O almeno lo è secondo l’opinione di SEC. Sarebbe in verità assai curioso vedere SEC non sfruttare una questione del genere, per quanto si debbano ancora esprimere i giudici e per quanto non lo faranno a breve.

IPOTESI 1: il caso Ripple ha sancito che le vendite di security non registrate in principio sul mercato secondario non è una vendita di security. E se dovesse essere confermata (secondo alcuni in modo bizzarro) questa linea, il problema potrebbe non porsi.

IPOTESI 2: intervenendo in obliquo sul tema Ethereum come security, Larry Fink affermò pubblicamente che la cosa non sarebbe stata necessariamente un problema per gli ETF. E quindi anche questa non è una cosa che esclude la possibilità che in futuro si arrivi all’ok per gli ETF su Solana.

L’altra domanda: perché VanEck ha già fatto filing?

Dato che per molti servirà un cambio di equilibri interno a SEC, cambio che non potrà arrivare che diversi mesi dopo l’eventuale arrivo di un nuovo presidente, perché fare filing ora?

Anche qui leggere tra le righe può fornire una risposta: la tradizione vorrebbe il primo OK a chi ha chiesto per prima approvazione. Con Bitcoin e Ethereum non è andata così e VanEck che era in prima fila per entrambi, non è proprio contentissima.

Forse ci si aspetta che un ritorno alla normalità di SEC sarà il ritorno anche a questa prassi, che infine favorirebbe appunto VanEck.

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