Solana è in un ottimo stato di forma, che è stato confermato in apertura di una settimana partita nel migliore dei modi per tutto il settore. L’elefante nella stanza, del quale non si può certamente smettere di parlare, è l’ETF. Ne abbiamo già analizzato le criticità qui e in questo approfondimento invece ci occuperemo di delineare eventuali scadenze che potrebbero impattare sul processo di approvazione.
Partiamo dal principio: non ci sono ancora filing per l’altro modulo, il 19b-4, che è quello che fa partire il conto alla rovescia dei 240 giorni di tempo che la legge mette a disposizione di SEC per decidere l’approvazione o rinviare. Con ogni probabilità, il form arriverà a breve, cosa che fisserebbe la scadenza intorno al 15 di marzo 2025.
È una scadenza credibile per l’accettazione di questo prodotto? Oppure è il segnale che il primo giro di richieste finirà per essere bocciato? Oltre alla scadenza – che rimane il fattore più importante – ci sono altre considerazioni da fare, che faremo insieme all’interno di questo approfondimento.
Tempo fino a marzo 2025?
La prima questione da analizzare è la scadenza. La legge riconosce a SEC complessivamente 240 giorni per decidere sul filing di un nuovo prodotto, 240 giorni che sono la scadenza ultima entro la quale l’agenzia di Gary Gensler sarà costretta a dire di sì o di no.
- Ancora non è partito il conto alla rovescia
Il primo punto è quello del form 19b-4. È il form che viene inviato dalle borse che quoteranno il prodotto e che fa partire effettivamente il conto alla rovescia. Tale form non è stato ancora inviato, per quanto con ogni probabilità finirà per essere inviato questa settimana o la prossima. Questo fisserebbe la scadenza intorno a metà marzo.
- È una scadenza troppo di breve periodo?
Qui devono essere fatte altre considerazioni: se il punto è quello di vedere una SEC rinnovata nel direttivo dei commissari, ci sarà da aspettare. Vediamo un attimo come funziona l’intero apparato: a decidere sono i 5 commissari a maggioranza. Per ora si è in 3 contro 2 per quanto riguarda la linea Gensler. Ovvero oltre a Gensler ci sono altri 2 commissari che tendono a votare come lui.
Di questi tre, il primo con un mandato in scadenza è Gary Gensler per il 2026, e gli altri 2 invece dovrebbero rimanere in carica fino al 2027 e 2028 rispettivamente. Rimane dunque pressoché inutile aspettare che cambi quel tipo di equilibrio.
A cambiare potrebbe essere il contesto legale, che potrebbe spingere almeno uno dei tre commissari contro a votare a favore, pure in assenza dei requisiti che fino ad oggi sono stati ritenuti… necessari per l’approvazione di un ETF sulle crypto, ovvero la presenza di un mercato dei futures che sia sviluppato e in linea, in termini di prezzi, con quello spot.
Tutto rimandato al 2026?
Qui emerge la vera questione sulla quale sarà estremamente difficile mettersi d’accordo, anche tra gli esperti. C’è chi dice che l’ok non arriverà prima del 2025, non prendendo posizione però sulla questione di cui sopra.
Il vero punto è – ed è questo che ci spinge verso l’incertezza anche nella redazione di Criptovaluta.it – che SEC ha dimostrato con l’ETF su Ethereum è che le cose possono cambiare rapidamente anche per indirizzo politico specifico.
E che dunque si potrebbe avere un OK anche senza vedere gli equilibri dentro SEC cambiare.