Arriva un altro segnale bullish, dopo quello che abbiamo analizzato ieri e che proviene dai miner che sembrerebbero aver capitolato. Gli ETF fanno registrare il più alto inflow da tre settimane a questa parte, dopo un periodo, coinciso grossomodo con il mese di giugno, che è stato una fase di vacche assai magre per questi prodotti.
Il ritorno degli inflow positivi è coinciso con un recupero di livelli più importanti di prezzo per Bitcoin, che nella giornata di ieri è tornato in quota 63.000$ dopo che in tanti avevano temuto per il peggio, ovvero per la perdita dei 60.000$.
Un segnale forte? Probabilmente ancora no, ma potrebbe essere una delle tante indicazioni di svolta di un mercato che ha vissuto un giugno ai limiti dell’incubo e che ora potrebbe prepararsi a ripartire.
Giugno è stato il mese peggiore per gli ETF su Bitcoin, complice un andamento di prezzo tutto fuorché incoraggiante e che nel complesso non deve aver attirato granché nuovi arrivati. Le cose, con luglio che si è aperto nel modo migliore ieri, potrebbero però cambiare a breve.
Durante le trattative di ieri, si sono registrati 129 milioni di dollari di afflussi, guidati da Fidelity, che conferma il suo status di principe degli ETF subito dietro l’imprendibile ETF di iShares / BlackRock. Un buon segnale anche perché ci troviamo nella settimana che dovrebbe essere anche quella dell’ok per l’ETF su Ethereum. Arrivarci con una settimana forte da parte di Bitcoin potrebbe essere di aiuto per le prime giornate di contrattazioni.
Vedremo se sarà confermato oggi e più in generale all’interno di una settimana che sarà in verità assai particolare perché caratterizzata da una giornata e mezza di festa negli USA.
Dal pomeriggio del 3 luglio le borse saranno chiuse negli USA, per poi rimanerci anche per il 4 e tornare alle contrattazioni “normali” soltanto il 5.
Gli inflow non hanno spinto granché i trader al rialzo durante la sessione asiatica, complice una situazione macro ancora in divenire e che oggi vedrà l’arrivo di importanti dati anche dall’Europa.
Tutto questo mentre le turbolenze su Bitcoin sono diverse anche in termini di vendite inaspettate.
Ieri la Germania ha spostato altri 1.500 Bitcoin, con ogni probabilità allo scopo di venderli, per una dismissione graduale di un enorme gruzzolo ottenuto tramite sequestro e che ancora ammonta a più di 40.000 Bitcoin.
bitcoin
I dati si riferiscono al passato e non sono indicatori di risultati futuri.
Cosa che, se fatta nel modo giusto (come in realtà la Germania sta facendo), non dovrebbe causare grossi problemi al prezzo di Bitcoin, anche in un momento di liquidità non eccellente come quello che stiamo vivendo.
Entro venerdì dovranno arrivare gli (ultimi?) aggiornamenti per gli ETF su Ethereum. Sono aggiornamenti ulteriori che SEC avrebbe richiesto la scorsa settimana e che dovrebbero, una volta per tutte, chiudere la questione.
Il lancio potrebbe arrivare già la prossima settimana? Staremo a vedere: in tanti se lo aspettavano già questo 2 luglio, cosa che non avvenuta. Quindi massima cautela, per quanto si può essere certi di essere ormai in dirittura d’arrivo.
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