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L’evento che ha spaventato di più i mercati negli ultimi giorni – e che in parte è responsabile delle difficoltà di prezzo di Bitcoin sul mercato – è la restituzione di una quantità importante di Bitcoin ai legittimi proprietari all’interno del caso Mt. Gox. Un caso che si trascina da quasi un decennio e che finalmente – almeno per i creditori – giunge al termine.
Nel complesso si parla di 140.000 Bitcoin in possesso dell’entità che sta curando la restituzione, una somma tale da spaventare anche il più convinto dei bull su Bitcoin. Tuttavia la questione è molto meno preoccupante secondo l’analisi che Coinshares ha condiviso poche ore fa.
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Quanti Bitcoin finiranno sul mercato e quanti ne sarebbero venduti?
Partiamo da un assunto che è fondamentale capire per avere una misura di quello che potrebbe accadere. Dei 142.000 Bitcoin che sarebbero nelle mani di Mt. Gox e pronti per la distribuzione. Innanzitutto il 75% dei creditori ha accettato di rinunciare ad una parte del credito per essere pagata prima.
Il totale si abbassa, secondo i dati riguardanti questa specifica decisione, a 95.000. Sono una quantità di Bitcoin enormemente inferiore rispetto ai 142.000 preventivati. E c’è anche da fare qualche considerazione sui 95.000 Bitcoin rimanenti.
20.000 di questi Bitcoin sono nelle mani di MGIF, un fondo nato proprio per comprare in passato crediti da parte di chi era rimasto coinvolto nel fallimento di Mt. Gox. MGIF ha affermato più e più volte di non voler vendere i Bitcoin che riceverà. E dunque siamo già a 75.000 Bitcoin massimo che finiranno sul mercato.
Di questi, 10.000 sono di Bitcoinica, con una parte degli aventi diritto che comunque non avrà accesso ai fondi per questioni che riguardano dei problemi di questo intermediario.
Di Bitcoin che potrebbero pertanto finire nelle mani di investitori individuali ne rimangono 65.000. Non sono pochi, ma sono meno della metà di quelli che si consideravano come passibili di svendita non appena sarebbero stati redistribuiti.
- La questione tasse
C’è poi una questione riguardante le tasse. Rispetto al momento del fallimento di Mt. Gox, BTC ha guadagnato circa il 13.500% (sì, il tredicimilacinquecento per cento). E questo si trasformerebbe, come ricorda Coinshares, in un’autentica bomba in termini di tasse da pagare. Cosa che potrebbe portare in diversi a evitare di vendere o comunque a farlo a scaglioni.
Distribuzione sarà… distribuita anche temporalmente
La distribuzione sarà inoltre su diversi exchange e a date diverse. Coinshares ha calcolato la media di Bitcoin in ingresso nell’ultimo anno negli exchange fissandola a 32.000 BTC al giorno. Anche se dovessero arrivare dunque a 4 o 5 riprese, si tratterebbe di una somma che il mercato è ampiamente in grado di assorbire.
Non si deve avere paura? Ci saranno comunque dei Bitcoin – per somme importanti – in vendita. Ma probabilmente siamo molto lontani dalle somme che avevano preventivato in molti. E sì, Bitcoin ce la farà anche questa volta (nonostante i mercati abbiano reagito in modo relativamente scomposto).
per fortuna ci siete voi di criptovaluta.it a tirarmi su il morale ogni tanto. anche se avrei preferito che quei 142k btc fossero tutti in mano a persone nel frattempo decedute e/o che avessero perso le chiavi private e/o che si fossero dimenticate di avere qualche btc, è sicuramente un buon segno… il problema è che questo calcolo è uscito quando gli asini hanno già ampiamente dumpato e quindi ci ritroviamo già ai 60k, pronti per scendere fino a 51k……….
Tasse..Ma dopo una esperienza del genere, ed un guadagno stratosferico, mi pare OVVIO che invece venderanno TUTTI. Già il fatto che la maggioranza abbia deciso una riduzione pur di averli subito è significativo. Potrà essere una buona occasione di entrata.