È ancora un mercato crypto in grande sofferenza. Bitcoin perde anche i 59.000$, Ethereum finisce sotto i 3.2100$ nonostante le buone notizie sugli ETF che saranno lanciati tra al massimo un paio di settimane e più in generale si soffre lungo tutta la linea. Male anche il grosso delle meme coin, che confermano il loro stato di termometro a leva del sentiment del comparto.
Una situazione di grande sofferenza e di grande tensione che sta gettando nello sconforto gli investitori, per quanto fondamentalmente siamo all’interno dei movimenti possibili per un settore che è e rimarrà molto più volatile dei mercati classici.
Tutto questo mentre invece nella sessione a metà degli USA di ieri (si è chiuso in anticipo per i festeggiamenti del 4 luglio) il settore azionario – erroneamente considerato molto correlato a quello delle crypto – ha chiuso in positivo. È una situazione preoccupante? O siamo ancora nell’alveo dei cambiamenti di prezzo “normali”? Ne parleremo anche sul nostro Canale Telegram, all’interno di una giornata molto particolare con le piazze USA completamente chiuse per tutta la giornata.
Dopo un tentativo di rimbalzo a inizio settimana, ecco che il mondo crypto e Bitcoin torna a perdere terreno, lasciando per strada anche dei livelli importanti di supporto. Male tutte le top, a partire da BTC. Ancora più male le mid e low cap, con il settore meme che si conferma come canarino nella miniera dell’intero comparto.
Nonostante un movimento di prezzo relativamente brusco, il livello di liquidazioni rimane basso, almeno rispetto ai numeri che si erano visti a marzo e aprile. Una 70ina di milioni su Bitcoin, poco meno su Ethereum, e ancora meno ovviamente sul resto, segno che di liquidità da andare a prendere ce n’è poca e che con ogni probabilità il rallentamento in termini di prezzo è dovuto anche ad una fase di stanchezza fisiologica (e stagionale) del mercato.
Avremo modo di parlarne in un altro speciale durante la giornata. Bitwise ha inviato l’aggiornamento al form S-1 e presto arriveranno quelli degli altri gestori. Nonostante si tratti di un movimento molto positivo per Ethereum, il prezzo ancora non risponde. Segno anche questo di una stanchezza fisiologica del mercato, che pur non innescando un crollo vero e proprio, continua a faticare.
Non per le borse classiche, che nonostante dati sul mercato del lavoro difficili da interpretare continuino a rendere la lettura dell’intera situazione molto difficile. Il mondo crypto però sembrerebbe essere più reattivo ad una situazione di alta inflazione e di crescita in rallentamento.
Ora occhi aperti, per quanto non possiamo che ripetere che fondamentalmente siamo ancora all’interno di movimenti naturali per il mondo crypto e non in presenza di grandi tragedie, fosse anche soltanto a guardare la quantità di liquidazioni.
Non è un bel momento, su questo c’è davvero poco di cui discutere. Ma da qui a fasciarsi la testa e credere che sia tutto finito, ce ne passa. Per qualcuno la situazione attuale sarà inoltre un’occasione per rientrare su certe crypto a prezzi più… interessanti.
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