Anche Invesco ha comunicato le commissioni per il suo ETF Ethereum. E come nel caso di VanEck, anche in questo caso siamo sugli stessi identici livelli di commissioni applicati anche agli ETF Bitcoin che sono stati lanciati del medesimo gestore. Saremo pertanto con Invesco a 0,25%, leggermente superiore rispetto a quanto è stato comunicato invece da VanEck, che rimarrà a 0,20%.
Mancano ancora le commissioni per diversi dei gestori che sono in attesa di approvazione per un ETF Ethereum, tra le quali la più importante per capire che tipo di effetti produrrà questo gruppo di ETF sul mercato, ovvero Grayscale.
Faremo dunque un riassunto per capire quanto si paga, come e perché negli USA per gli ETF Bitcoin e quali potrebbero essere le commissioni applicate anche dagli altri gestori. E se vuoi saperne di più, non dimenticare di entrare nel nostro Canale Telegram, tramite il quale potrai rimanere sempre aggiornato sulle ultime news del mondo crypto e BTC.
Per ora siamo a due su due. Sono infatti appunto due i gestori che hanno scelto di applicare agli ETF Ethereum le stesse commissioni che hanno applicato agli ETF Bitcoin lanciati lo scorso 10 gennaio.
VanEck aveva già comunicato le sue commissioni, fissandole a 0,20%. Invesco, nell’ultimo aggiornamento, le fissa a 0,25%, anche in questo caso appunto in linea con quelle dei medesimi prodotti Bitcoin.
ETF | COMMISSIONI BITCOIN | COMMISSIONI ETHEREUM |
---|---|---|
iShares Bitcoin Trust | 0,25% | ??? |
ARK+21Shares | 0,21% | ??? |
VanEck | 0,20% | 0,20% |
Franklin | 0,29% | ??? |
Invesco+Galaxy | 0,39% | 0,25% |
Bitwise | 0,20% | ??? |
Grayscale | 1,50% | ??? |
La questione più importante rimane quella dell’ETF di Grayscale: come nel caso di Bitcoin, anche per quello Ethereum infatti si partirà con una capitalizzazione elevata – dato che si tratta di una conversione di un vecchio fondo “chiuso” – e le commissioni potrebbero o meno indirizzare i vecchi investitori a uscire da Grayscale o per liquidare le proprie posizioni, oppure ancora per entrare in un altro ETF.
Si tratta comunque – ed è tipico degli ETF USA – di prodotti piuttosto economici e che proprio per questo motivo sono in grado di attirare tanti investitori.
Di stime sulla quantità di capitale che tali prodotti potranno raccogliere ne stanno circolando già diverse: in proporzione potrebbe trattarsi di un successo pari a quello degli ETF Bitcoin. E almeno a guardare le decisioni già prese su alcuni degli ETF, le commissioni potrebbero spingere proprio verso un nuovo successo.
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