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SEC si arrende: crypto di Paxos non sono security

Paxos la spunta: SEC si arrende e incassa un'altra sconfitta contro il mondo crypto.
8 mesi fa
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Al danno si aggiunge la beffa. SEC avrebbe chiuso, secondo quanto è stato riportato da Fortune, le indagini su Paxos, uno dei gestori di stablecoin più importanti al mondo. La questione è particolarmente interessante perché fu la stessa a costringere Paxos a chiudere BUSD, che veniva gestito con licenza di Binance.

In altre parole: nulla di fatto. BUSD e Paxos USD non sono delle security, per quanto il solo avvio delle indagini da parte di SEC abbia in realtà prodotto i suoi più nefasti effetti.

Per quanto non si possa tornare indietro, quanto avvenuto dovrebbe essere monito per tutti gli appassionati crypto: le agenzie di regolamentazione dei mercati, come contestato da tanti player del settore, hanno poteri eccessivi, che possono essere esercitati e che possono produrre effetti nefasti anche prima dell’intervento e delle pronunce dei giudici.

SEC non ha sempre ragione

Le accuse di SEC non sono delle condanne. Anzi, spesso l’agenzia guidata da Gary Gensler è costretta a tornare sui suoi passi, cosa che ormai succede con una certa frequenza anche nel mondo crypto. Cosa è successo questa volta?

Semplice: l’agenzia di Gary Gensler ha fatto cadere le accuse nei confronti di Paxos, importante società americana che si occupa di emissione di stablecoin – che tra le altre cose gestiva per conto di Binance l’importante BUSD.

Stablecoin, quest’ultimo, ormai passato a miglior vita e che non sarà più sul mercato proprio a causa di queste indagini.

Si potrebbero aprire diverse discussioni a riguardo: dal potere di SEC che comunque può essere esercitato anche prima che le questioni arrivino in tribunale, passando per gli effetti che comunque anche delle semplici indagini sono in grado di produrre.

Una brutta storia, l’ennesima, che riguarda il settore crypto all’incrocio con le agenzie più potenti del mondo. Una brutta storia che sarà però decisiva anche per le prossime elezioni negli Stati Uniti, dove almeno uno dei due candidati sembrerebbe essere pronto a difendere il settore.

Un altro buco nell’acqua per SEC

Per SEC è un altro buco nell’acqua, l’ennesimo nel mondo crypto, che ha causato indicibili perdite e sofferenze a tanti investitori, gli stessi investitori che avrebbe dovuto proteggere.

Per chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, sono questo tipo di fallimenti di SEC ad aver contribuito a cambiare il contesto anche politico. Qualcosa di cui parliamo anche nell’ultimo numero del nostro Magazine settimanale – all’interno di un numero dedicato al radioso futuro di Bitcoin dopo anni da incubo su diversi fronti, tutti o quasi legati anche alla politica USA.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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