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Da quando l’OAM gestisce anche i dati che gli exchange hanno obbligo di inviare in merito alle operazioni dei clienti italiani, possiamo avere periodicamente dei dati sulle detenzioni e sulle operazioni crypto di chi vive nel nostro Paese. Gli ultimi dati diffusi appunto da OAM parlano di 2,7 miliardi di euro in crypto detenuti dagli italiani, con una crescita che rispetto a fine 2023 sarebbe addirittura dell’85%.
Una parte rilevante di questa crescita sarà arrivata certamente dalla buona performance dell’intero comparto o quasi a partire dai primi mesi del 2024, ma ci sarebbero anche altri dati incoraggianti: il numero di clienti – registrati presso gli exchange che scambiano dati con OAM – sarebbe cresciuto del 13%. Questo almeno in riferimento al trimestre che si è appena concluso.
Nel complesso si parlerebbe di 1,3 milioni di clienti in Italia, un numero importante che andremo ad analizzare nel corso di questo approfondimento, che parlerà anche di come siano divisi anche in termini di fascia d’età. Puoi venire a commentare questi dati anche sul nostro Canale Telegram ufficiale, dove troverai 27.000+ dei nostri lettori pronti a darti il benvenuto e guidarti alla scoperta di questo mondo.
1,3 milioni di italiani detengono crypto
I dati saranno anche parziali – dato che non tutti gli italiani operano su exchange che sono registrati all’OAM – ma sono comunque molto interessanti. Al 31 marzo scorso – che è la data di chiusura dei dati che vi andremo a descrivere, OAM ha registrato 1,3 milioni di italiani che detengono Bitcoin e/o criptovalute.
Si tratta di una crescita del 13% trimestre su trimestre, ovvero in riferimento alla fine del 2023 rispetto appunto alla fine di marzo 2024.
Interessante, ma comunque non stupefacente, la divisione per età: dominano gli italiani tra i 18 e i 29 anni (che costituiscono il 36% totale dei detentori), seguiti poi da quelli tra i 30 e i 39 anni (28%) e poi seguiti ancora dalla fascia 40-49 anni (18%) e 50-59 anni (12%). Molto indietro le fasce 60-69 anni (4%) e oltre 70 (1%).
La crescita è almeno a nostro avviso imputabile al buon momento che il comparto ha vissuto tra gennaio e marzo (fatta salva la correzione post ETF poi prontamente rientrata), che conferma come siano i grandi movimenti di prezzo a attirare maggiormente gli investitori.
Anche la crescita di detenzioni in 3 mesi è appunto imputabile in larga parte a quanto ha fatto il settore in termini di prezzo nel primo trimestre 2024, più che a investimenti corposi.
2,7 miliardi di crypto: tutto qua?
Oppure si tratta di un numero importante? Vi ricordiamo che i dati di cui sopra non possono tenere conto di chi si è mosso in auto-custodia e magari utilizzando in passato exchange che non erano registrati presso OAM (anche semplicemente perché in realtà OAM non raccoglieva ancora questo tipo di dati).
Che numeri ti aspettavi? Sono soddisfacenti? Gli italiani possono essere definiti un popolo di veri appassionati crypto?
