Bitcoin: quando finirà l’incertezza? La nostra analisi lascia presagire questo

Lo scenario di Bitcoin (BTC) continua a restare articolato e in un contesto di incertezza. Come scritto la settimana passata, siamo nella fase più complessa dalla fine dell’estate dell’anno scorso. La situazione richiede molta attenzione nel prendere posizioni, ma non paura. Una delle prime regole del trading, spesso dimenticata, non è il guadagnare ma il conservare i profitti.

Bitcoin prosegue l’incertezza

Attualmente, BTC quota 57.900 USD (dati Bitstamp) e su base settimanale risulta in crescita del 3,60%, in risalita rispetto al minimo di 53.219 USD di otto giorni fa. Tuttavia, a Luglio è ancora in negativo del 7,66%, mentre rimane ampiamente in positivo su base annua, con una crescita di circa il 37%.

Panoramica mensile

Partendo da un’analisi di lungo periodo, sul grafico monthly abbiamo una panoramica storica degli ultimi quattro anni. Nell’ultima settimana, non ci sono stati grossi cambiamenti, l’unico dato rilevante è che il prezzo di BTC resta sopra il livello di supporto a 56.000 dollari.

Ribadiamo che la situazione ha delle criticità, ma non è ancora grave. Rimane importante, sia a livello mensile che settimanale, che non ci siano chiusure sotto i 56.000 dollari. In questo caso entreranno in gioco i due livelli di supporto di lungo termine più importanti.

I livelli di supporto principali sul lungo termine

Il primo livello si trova a 51.500$, mentre più in basso in area 44.500$ passa il supporto principale. Questo livello è da considerarsi la “Linea Maginot” da non violare, perché una discesa al di sotto metterebbe in crisi l’uptrend in atto. Al momento, le attuali discese, vanno catalogate come swing correttivo in un uptrend primario. 

La situazione di Bitcoin sul settimanale

Riportiamo anche il grafico weekly, dove si coglie meglio la fase discendente, con il prezzo di BTC che, al valore attuale, è in contrazione  del 20% rispetto all’ATH di Marzo.

Il setup degli indicatori weekly, nella parte bassa del grafico, che aveva dato il segnale di uscita dalle posizioni a Giugno, resta in negativo. Sottolineavamo il 29 Giugno:

Dopo 74 settimane di posizione long, il setup system degli indicatori weekly ha virato in negativo nella settimana del 10-17 giugno.

Alessandro Lavarello – Analista di Criptovaluta.it

N.B: Ricordo che questo setup è una metodologia operatività basata sulla posizione di lungo termine, pertanto è una strategia lenta e non adatta al trading a breve termine o allo scalping.

Su questa view weekly si coglie anche come il prezzo di BTC stia scarsamente recuperando rispetto alla discesa del 10,80% con cui si era chiusa la settimana passata.

Lo scenario di breve termine di Bitcoin

Entrando nell’analisi di breve termine, possiamo vedere sul grafico daily, come la candela hammer segnalata la settimana passata, non abbia portato a un forte rimbalzo:

.. fase di recupero dal minimo che ha portato a formare una candela hammer... – ..assume un carattere di inversione. Per confermare questa possibilità, però, il prezzo deve restare sopra il livello dei 55.400$.

Alessandro Lavarello – Analista di Criptovaluta.it

Dal minimo il rimbalzo c’è stato e ha portato a un rialzo di circa 12 punti, ma è mancata quella forza per segnare un’inversione di tendenza decisa. Infatti, il prezzo non ha raggiunto neanche il primo livello di resistenza a 60.300 USD, che avrebbe confermato la forza del movimento di rimbalzo.

Inoltre, sul grafico è anche evidenziata la Forca di Andrews o Pitchfork, che ha contribuito a fare da resistenza. Due giorni fa il prezzo ha fatto un massimo a 59.6100$ proprio a toccare la diagonal trend della forza, inoltre si nota anche il passaggio della SMA a 20 periodi, che contribuisce a fare da resistenza.

Supporti e resistenze di breve

In questo scenario l’andamento di BTC resta molto incerto, con il prezzo che rimane anche sotto la SMA200 di lungo periodo. Per non avvitarsi nuovamente in una spirale ribassista, deve restare sopra il supporto che passa a 56 – 56.500 dollari. Invece per una ripatenza la prima resistenza passa a 60.300$ il cui breakout confermerebbe finalmente la forza del tentativo di rimbalzo, mentre la resistenza principale si torva a 62.500 dollari.

Focalizzandoci sul brevissimo, sul grafico 1H si può constatare una forte compressione di volatilità data da una evidente fase di lateralità. Da due giorni un trading system veloce, in fase i test, non produce nessun segnale.