AGGIORNAMENTO 13:10: Kraken ha confermato di aver ricevuto i fondi che invierà in 7-14 giorni ai legittimi proprietari. Kraken è uno degli exchange che procederà con la restituzione dei fondi.
AGGIORNAMENTO: sembra che lo spostamento sia verso un altro wallet interno. Nel complesso i BTC spostati sarebbero diventati 91.755
Ci siamo appena sbarazzati della questione Bitcoin Sassonia, ovvero dei quasi 50.000 Bitcoin che lo stato della Repubblica Federale Tedesca ha prima sequestrato e poi venduto, ed eccoci a commentare i primi movimenti importanti di un altro tesoro in Bitcoin. Secondo i dati raccolti da Arkham Intelligence, si sarebbero mossi oltre 4.000 Bitcoin del caso Mt. Gox, per ora verso un wallet che non era mai stato utilizzato prima.
Si tratta di movimenti che dovrebbero far parte del piano di restituzione previsto per luglio e che finiranno per portare dei Bitcoin in vendita sul mercato. La questione è però anche matematicamente difficile da valutare – e cercheremo in questo approfondimento di capire il possibile su quanto sta accadendo.
Abbiamo dato questa notizia in anteprima sul canale Telegram di Criptovaluta.it – seguici anche lì per rimanere sempre aggiornato.
Partiamo con quanto è necessario sapere prima di valutare queste situazioni: non sappiamo nulla delle modalità di trasferimento dei Bitcoin di Mt. Gox. Sappiamo che la restituzione dovrebbe passare per diversi exchange, che dovrebbero ottemperare con scadenze diverse poi alla restituzione ultima di questi Bitcoin ai legittimi proprietari.
Ed è con questa assenza di informazioni che dovremo cercare di capire cos’è successo quando in Italia mancavano pochi minuti alle 09:00 di martedì 16 luglio.
42.587 hanno raggiunto l’indirizzo 18vjnBHWAxU4CPGPqF7Gp9JyqdVBHDct9b, indirizzo che è ad oggi sconosciuto e che non è censito neanche dai servizi di intelligence per la blockchain di Bitcoin.
Non è chiaro pertanto se si tratti di un nuovo wallet di Mt. Gox o di un indirizzo fornito per la restituzione agli exchange che poi li trasferiranno agli aventi diritto.
Il mercato ha reagito con un certo nervosismo, anche se è difficile per ora associare questo movimento ad una correzione che era iniziata già almeno 30 minuti prima la diffusione di questa notizia. Partiranno senza alcun dubbio le solite speculazioni sull’insider trading da parte di chi sapeva, ma la verità è che non possiamo sapere neanche qui cosa sta effettivamente accadendo.
I numeri potrebbero essere molto diversi rispetto a quelli che tutti si aspettavano. Qui abbiamo fatto i conti tra Bitcoin che finiranno potenzialmente in vendita e quelli che finiranno a fondi che hanno già confermato di non avere alcuna intenzione di venderli.
La notizia è di quelle che genera nervosismo, ma che presto i mercati dovrebbero scontare con meno tensioni. Situazione comunque da seguire, cosa che faremo sia su queste pagine, sia sui nostri canali social.
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