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SHIBA HACK

Hack per exchange crypto WazirX. Crolla $SHIB a -10%!

WazirX conferma di aver perso centinaia di milioni di dollari in fondi. Shib crolla!

Hack confermato da WazirX, exchange poco utilizzato in Europa ma relativamente popolare in India. L’exchange, tramite un comunicato su X, ha confermato la violazione di uno dei suoi wallet multisig e di aver interrotto prelievi tanto fiat quanto crypto per la sicurezza degli utenti. Per il momento non sembrerebbero ancora certe le quantità di asset a rischio né tantomeno la sicurezza dei fondi degli utenti.

La situazione sta avendo anche delle ripercussioni importanti sui mercati, con $SHIB – che fa parte dei token che sono stati sottratti in quantità maggiore – che fa registrare un crollo autentico, per quanto non è chiaro quanto siano correlati, per ora, i due fatti.

Non è chiaro per il momento neanche quale sia stato il canale attraverso il quale l’hacker avrebbe preso il controllo di un wallet che, fino a prova contraria, avrebbe richiesto la concomitanza di diverse firme per lo spostamento degli asset.

Altro breach, altra corsa per gli exchange crypto

Non tutti gli exchange sono sicuri allo stesso livello. E a ricordarci purtroppo questo c’è la notizia di un hack di uno dei cold wallet di WazirX, con l’hacker che sarebbe stato in grado di sottrarre più di 200 milioni di dollari in controvalore crypto.

Tra gli asset più importanti sottratti per quantità c’è Shiba Inu, con un ammanco di circa 5.400 miliardi di token, che sono stati riversati sul mercato e che stanno contribuendo a una performance certamente non brillante del token. Nel momento in cui scriviamo, tuttavia, la grande parte dei token sottratti sarebbe ancora nel wallet incriminato, che può essere controllato qui.

Una situazione in evoluzione e sulla quale vi terremo aggiornati, con anche gli effetti di mercato che in questo momento sembrerebbero difficili da quantificare. Così come rimane relativamente inspiegabile sul breve anche il crollo di $SHIB, che sulle 24 ore fa registrare un secco -10%, con un calo di importanti proporzioni che è stato innescato proprio dalla diffusione della notizia.

Sempre massima attenzione alla sicurezza

Che parte dalla scelta di un buon exchange e possibilmente delle pratiche migliori di autocustodia. Prendersi cura dei propri crypto asset vuol dire anche evitare di detenere cifre non destinate al trading sulle piattaforme terze, che sono comunque esposte, soprattutto quando poco sicure, a questo tipo di eventi.

Per il resto, si è scritta oggi una pagina triste di un mondo degli intermediari, soprattutto se di seconda fascia, che soffre troppo spesso di questo tipo di attacchi.

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