Sappiamo che la situazione è grave, ma concedeteci questo flex, come dicono i più giovani sui social. Mentre il mondo è sconquassato da problemi informatici che hanno messo a terra banche, ATM, borse, aeroporti e tante altre infrastrutture, c’è una tecnologia che continua a funzionare. Che continua a permettere di trasferire denaro, di comprare e vendere, di vivere come siamo ormai abituati a fare da uomini moderni.
Sì, Bitcoin e più in generale il mondo crypto non stanno avendo problemi, data la loro natura decentralizzata, e una volta che tutto sarà tornato alla normalità, sarà forse il caso di chiedersi cosa abbiamo fatto negli scorsi anni e come abbiamo costruito i nostri sistemi informatici. Perché se è vero che bug e attacchi possono succedere, quello che non può e non deve succedere è avere problemi di questa portata quando un singolo software smette di funzionare come dovrebbe.
Una lezione sulla decentralizzazione – e per chi frequenta da più tempo gli ambienti della programmazione – del bazar che si rivela essere ancora una volta nettamente superiore alla cattedrale. Seguiamo e seguiremo la vicenda sul nostro sito come lo stiamo già facendo sul nostro Canale Telegram, nel quale ti consigliamo comunque di entrare per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie che arrivano dal mondo crypto e BTC. E anche dall’economia.
Bitcoin c’è e in realtà c’è sempre stato. Ad ogni problema globale o locale ai sistemi dei pagamenti elettronici – che sono purtroppo più frequenti di quanto tutti ricordino – c’è una verità che emerge come incontestabile. I sistemi di pagamento decentralizzati come BTC (e come altre chain) hanno tutto quello che serve per essere sicuri di poter pagare e ricevere pagamenti, anche nelle situazioni più estreme.
Certo, il problema di oggi, con una quantità enorme di sistemi informatici mondiali che ancora non hanno ripreso a funzionare, non è che si presenti tutti i giorni, ma dovrebbe aiutarci a capire quanto sa importante avere un sistema finanziario e monetario effettivamente decentralizzato, effettivamente fuori il controllo di questa o quella entità, sia per la normale vita di tutti i giorni, sia per quando invece le cose si mettono male.
Il tema è sempre lo stesso e lo formalizzò tempo fa Eric S. Raymond, nel suo La Cattedrale e il Bazaar. Ai tempi si parlava di open source contro il codice proprietario e chiuso. Aveva ragione Eric a quel tempo e avrà ragione chi sarà in grado di tradurre quei temi nella sfida tra Bitcoin e sistemi monetari tradizionali.
Perché basta una giornata come questa per far capire anche ai più scettici che, con tutti i difetti e con tutte le imperfezioni del caso, il mondo che seguiamo tutti i giorni su queste pagine ha senso di esistere. Ed è anzi necessario per la libertà e la sopravvivenza di tutti.
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Complimenti per l'articolo. Siamo appena all'inizio di un lungo cammino ed è probabile che ci sarà quella simbiosi che io tanto auspico.
Grazie mille come sempre Klaus. ;)