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Bitget: Guida alla Sicurezza e Proof of Reserve

Bitget è davvero un exchange sicuro ed affidabile? Si, e ti spieghiamo perchè in questa guida alla Proof of Reserves nonchè ai tanti altri sistemi di sicurezza per i nostri fondi.
2 mesi fa
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Cosa offre Bitget per la sicurezza dei fondi dei propri clienti? Dopo i numerosi casi di truffe ai danni degli utenti, di bancarotte e di fallimenti di tanti intermediari della vecchia guardia,, le preoccupazioni per le criptovalute che deteniamo presso gli exchange sono – giustamente – al massimo.

Bitgetvai qui per aprire un conto con bonus di 8000$ per i nostri lettori – ha deciso però di fare le cose diversamente. L’exchange offre infatti proof of reserves dettagliate, possibilità di verificare la consistenza di quanto deteniamo sulla piattaforma e tanti altri strumenti che ne aumentano la sicurezza sia percepita sia effettiva. In questa guida ci occuperemo proprio di vedere cosa offre Bitget in questo campo.

Come verificare la presenza dei propri asset su Bitget

È molto semplice verificare la presenza dei nostri asset su Bitget. Dopo aver fatto il login, ci basterà andare su Assets e poi su Audit. Ci verrà immediatamente offerto quanto troviamo qui nello screenshot allegato.

La schermata principale dell’audit
  • Possibilità di verificare ulteriormente i nostri asset

Scorrendo la pagina troveremo anche Passa alla verifica. Cliccandoci sopra riceveremo il valore hash radice Merkle e gli altri dati importanti come il giorno e l’ora di generazione delll snapshot e anche l’individuazione univoca del nostro nodo foglia. Se tutto è ok, riceveremo anche il messaggio Verificato! – come nello screenshot allegato.

La verifica sul sito dei nostri fondi
  • Possibilità di scaricare i dati e verificare a mano

I dati dello snapshot mensile di Bitget sono pubblicamente disponibili, sempre sulla stessa pagina. E possiamo anche scaricarli per procedere a verifica per conto nostro. Bitget inoltre ha reso pubblico il software per la verifica, che potremo utilizzare per conto nostro e sul nostro computer per procedere a verifica dei Merkle Tree dopo averlo scaricato da qui. Anche il fatto che sia messo a disposizione un software pubblicamente scaricabile e auditabile è un passo importante per Bitget, che garantisce così anche sul lato infrastruttura il massimo livello di trasparenza.

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Le proof of reserves di Bitget

Le proof of reserves o in italiano prove di riserva, sono dei complessi calcoli matematici che ricorrono in genere ai Merkle tree per garantire che tutti gli asset custoditi dagli utenti siano effettivamente presenti. Bitget opera in questo senso offrendo diverse utilità agli utenti, che possono essere verificate sia da chi detiene il proprio denaro presso l’exchange, sia invece da chi vuole verificare che l’exchange sia solido.

Rapporti di riserva totali di Bitget

Possiamo avere in primo luogo un rapporto totale delle riserve detenute da Bitget rispetto agli asset che sono di proprietà degli utenti. Ogni mese Bitget pubblica infatti un rapporto di riserva, con snapshot in genere intorno alla metà del mese, tramite i quali possiamo verificare:

  • Quantità totale degli asset degli utenti

Per tutti gli asset principali come Bitcoin, USDT, Ethereum e USDC. Potremo così anche capire effettivamente quanti sono gli asset che gli utenti hanno deciso di destinare a questo intermediario.

  • Quantità totale degli asset effettivamente custoditi da Bitget

Così da poter verificare che l’exchange ha nelle sue riserve più asset di quelli di proprietà degli utenti. Negli ultimi rapporti le riserve di Bitget sono state ampiamente superiori a quanto gli utenti avevano verificato, offrendo così un livello di sicurezza ulteriore. Se gli asset dell’exchange sono ampiamente superiori a quegli degli utenti, non vi è infatti alcun rischio di vedersi ripetere i tanti casi di ammanchi che purtroppo hanno scandito la storia del mondo crypto.

  • Possibilità di verificare anche quelli passati

C’è inoltre la possibilità di verificare quelli del passato. Oltre così ad avere la certezza che gli asset siano tutti lì, e che ci siano stati anche in passato.

Wallet interamente pubblici

Altra questione relativa alla trasparenza con la quale l’exchange gestisce i propri asset. Se c’è chi è sempre restio a rivelare gli indirizzi dei propri wallet, Bitget affronta la questione in modo completamente opposto.

Tutti i wallet dove sono custoditi gli asset possono essere verificati e tracciati, e sono inclusi in una specifica pagina web sul sito dell’exchange che possiamo verificare in ogni momento.

Esiste così anche una ripartizione specifica in qualunque momento delle reti sui quali sono custoditi diversi asset, cosa che offre un ulteriore livello di trasparenza. Immaginate ad esempio che arrivi la notizia di un hack ai danni di un protocollo: si può immediatamente verificare che i wallet di Bitget siano al sicuro e che non ci siano stati dei trasferimenti… strani.

La questione dei wallet pubblici è una delle più dibattute da parte degli esperti: noi siamo dalla parte di chi ritene che – data la solidità delle tecnologie che sono a protezione degli asset crypto sulle chain di appartenenza, non ci siano motivi per rendere questi dati non accessibili.

Altri strumenti di sicurezza per i fondi degli utenti

Bitget non si limita soltanto a offrire prova delle riserve degli utenti. Dopotutto comportamenti truffaldini da parte degli exchange non sono l’unico modo di perdere i fondi che abbiamo inviato all’exchange o che deteniamo lì perché è appunto lì che li abbiamo acquistati. E per questo motivo l’exchange offre degli strumenti aggiuntivi di sicurezza, a partire da un fondo di tutela e passando anche per l’implementazione di strumenti aggiuntivi di sicurezza per i prelievi.

Il protection fund di Bitget

Da agosto 2022 Bitget gestisce un Protection Fund, ovvero un fondo di protezione che ha come obiettivo quello di avere un minimo di 300 milioni di dollari a tutela di eventuali ammanchi, hack, problematiche che potrebbero intaccare i fondi degli utenti. Secondo l’ultimo report – di cui alleghiamo anche una grafica offerta direttamente da Bitget, il fondo di protezione è saldamente sopra i 300 milioni promessi, con una media nel corso dell’ultimo mese di 429 milioni di dollari, media che comunque può essere verificata in qualunque momento dagli ultimi report dell’exchange stesso.

  • Come funziona il Fondo di Protezione?

È uno strumento aggiuntivo rispetto alla Proof of Reserves che offre garanzia, tutela e trasparenza sui fondi degli utenti che sono gestiti direttamente dall’exchange. Nel caso in cui dovessero essere compromessi i sistemi di sicurezza degli exchange e da questi attacchi dovessero derivare degli ammanchi nei fondi degli utenti, il Fondo di Protezione permette di ottenere dei risarcimenti diretti facendone richiesta.

Le detenzioni del Fondo di Protezione
  • A quanto ammonta?

Bitget si impegna a mantenere questo fondo, che è interamente in Bitcoin per ora, ad almeno 300 milioni di dollari. E il fondo è libero di fluttuare verso l’alto nelle fasi di mercato che sono positive per il prezzo di BTC e delle altre crypto che potrebbero far parte del fondo in futuro.

  • Consistenza del fondo sempre disponibile

Anche le informazioni sul Fondo di Protezione sono sempre pubblicamente disponibili e possono essere consultate presso questo link. Nel momento in cui stiamo preparando questo approfondimento, il fondo è composto da 6.500 Bitcoin.

Sicurezza del processo di prelievo

L’altro problema tipico degli account sugli exchange nei quali custodiamo le nostre riserve riguarda la possibilità che qualcuno possa trasferire i fondi dal nostro conto con molta facilità. Anche su questo specifico aspetto Bitget offre molto di più di quanto propongono altri exchange.

  • Password dei fondi

È possibile impostare una password alternativa per la gestione dei fondi. In questo caso, anche se dovessi perdere i dati di login o questi dovessero finire nelle mani di malintenzionati, non sarà possibile trasferire i fondi, perché servirà una password aggiuntiva.

  • OTP tramite smartphone

Con Bitget riceviamo un codice OTP ogniqualvolta andremo a prelevare degli asset. Questo ci garantisce che senza il controllo anche del nostro smartphone, per un eventuale attaccante non sarà possibile muovere i nostri fondi.

  • OTP tramite mail

E non è finita, perché un eventuale malintenzionato dovrà necessariamente impossessarsi anche della nostra casella di posta elettronica, perché è lì che arriverà un ulteriore codice OTP per sbloccare i fondi che vogliamo trasferire.

  • Possibilità di 2FA

C’è poi la possibilità di attivare l’autenticazione a 2 fattori, che aggiunge un ulteriore livello di sicurezza. Nel complesso, un processo di prelievo che offre il massimo delle garanzie possibili a chi vuole proteggere i propri fondi anche dagli attacchi di malintenzionati.

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Considerazioni finali

I sistemi offerti da Bitget a tutela dei nostri fondi sono tra i più evoluti che abbiamo avuto modo di analizzare e di utilizzare. Ottime le Proof or Reserves, che garantiscono a tutti gli utenti di verificare, da un database che non può essere modificato, la presenza dei propri fondi. Ottimo anche il sistema che comunica riserve una volta al mese e che ci permette di sapere se l’exchange è davvero in possesso di riserve sufficienti rispetto a quanto è depositato dagli utenti. Ottimi anche i sistemi che permettono di rendere più sicuri i prelievi e tenere i malintenzionati lontani. Nel complesso Bitget offre un livello di sicurezza più che alto e che è lo standard più elevato in un’industria che, dopo la lunga sequela di problemi del passato, sta iniziando finalmente a fare le cose nel modo giusto.

Gianluca Grossi – caporedattore di Criptovaluta.it

FAQ

Cosa offre Bitget per garantire i fondi degli utenti?

I fondi degli utenti sono sempre verificabili tramite le Proof of Reserves di Bitget. In aggiunta, è offerto anche il software open che serve per verificare per conto proprio la consistenza del Merkle Tree.

Bitget è sicuro nella gestione dei fondi?

Bitget offre diversi sistemi a tutela dei fondi, dalle proof of reserves alle password e OTP aggiuntive per i prelievi. Nel complesso Bitget offre i più alti livelli di sicurezza per i fondi detenuti presso exchange.

Posso fidarmi delle Proof of Reserves?

Le proof of reserves non sono perfette, ma sono il metodo migliore che abbiamo oggi per verificare che un exchange abbia effettivamente il nostro denaro in cassa.

Conviene usare Bitget se vogliamo essere sicuri dei nostri depositi?

Bitget offre nel complesso tanto per la tutela dei nostri fondi. È tra gli exchange più sicuri che abbiamo avuto modo di testare qui su Criptovaluta.it.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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