È una questione che avevamo già affrontato su queste pagine, perché riguarda direttamente il mondo crypto e la sua regolamentazione presso la piazza più importante del pianeta, che è quella degli Stati Uniti. Il tema è quello dell’eventuale abbandono di Gary Gensler, commissario di SEC che è almeno da quando ha assunto l’incarico aggressivamente contrario al mondo crypto.
La questione fondamentale è che la nomina di Gensler non è allineata, temporalmente, alle elezioni presidenziali. Il mandato di Gensler scadrebbe nel 2026, lasciando così ampio spazio all’agenzia per continuare ad attaccare il settore – e anche a rimandare il prossimo ETF crypto, che sarebbe quello su Solana.
In passato però abbiamo anche parlato della possibilità di un ritiro anticipato di Gensler nel caso di vittoria repubblicana. Qualcosa che è già accaduto in passato nell’agenzia e che abbiamo anticipato anche sul nostro Canale Telegram Ufficiale. Ora a dare manforte a questa nostra analisi c’è anche quella di 10x Research e del suo Markus Thielen.
La migliore chance per le crypto
La migliore possibilità attualmente sul tavolo, per quanto dopo l’addio di Biden ci saranno da fare tante altre considerazioni, è che con l’arrivo di un nuovo presidente alla Casa Bianca Gary Gensler si faccia autonomamente da parte.
Non sarebbe la prima volta che il direttore di un’agenzia governativa prende decisioni di questo tipo e non sarebbe certamente l’ultima. In assenza di pieno appoggio politico diventa infatti piuttosto difficile per le agenzie continuare a operare sul filo del rasoio, un filo del rasoio che Gary Gensler ha utilizzato come trampolino più e più volte nel corso delle sue indagini e dei suoi attacchi al mondo crypto.
- Cosa c’è in ballo con le prossime elezioni?
Se Gensler dovesse decidere di rimanere comunque al vertice dell’agenzia anche nel caso in cui dovesse arrivare un presidente di segno politico diverso, probabilmente poco o nulla. Il punto fondamentale però è che questa decisione sarebbe estremamente difficile per un Gensler che è andato più volte oltre le attribuzioni della sua agenzia proprio in virtù di un ampio e solido sostegno politico a Washington.
Una battaglia politica sulle crypto, che…
…dovremo vedere come evolverà una volta che sarà chiaro il prossimo candidato democratico, che rimpiazzerà Joe Biden. Anche all’interno del Partito Democratico americano infatti gli atteggiamenti verso Bitcoin e crypto sono in realtà poco omogenei. Tra il fronte di Elizabeth Warren, che vorrebbe bandire l’intero comparto e quei politici invece che vorrebbero la piena apertura, c’è un’infinità di posizioni intermedie.
Starà al nuovo candidato presidente cercare di trovare una quadra, anche tenendo conto del fatto che Donald Trump ha pienamente rivendicato il ruolo di candidato *campione delle crypto**.