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SCOOP: per USDC riserve “congiunte” tra UE e USA. Il MiCA dov’è?

USDC è il primo stablecoin a ricevere ok in ambito MiCA. Ma come funziona davvero? L'accordo con le autorità.
4 mesi fa
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La nostra esclusiva – USDC è il primo degli stablecoin a ricevere ok in ambito MiCA. La società che lo gestisce, Circle, ha ottenuto la licenza EMI in Francia e potrà così emettere stablecoin completamente in linea con quanto previsto dalle nuove regole europee.

L’uscita della notizia ha alimentato anche un fiume di interrogativi, soprattutto perché il vecchio USDC, quello emesso dalla società americana, sarà identico a quello emesso in Europa. O come dicono quelli bravi… fungibile.

La questione di fondo, tra le tante, è quella del redeem: come farà l’entità europea a far fronte – come impone la legge – a richieste di conversione in Dollari USA – se ha riserve ovviamente ridotte rispetto a tutti i token emessi fino a oggi?

L’accordo con i regolatori: USDC emessi in USA e in Europa sono la stesso token

Dovrete sopportare qualche riga che spiega i fatti prima dell’arrivo del MiCA, per capire quello che è successo tra Parigi e Bruxelles.

  1. Circle LLC è una società di diritto statunitense che fino ad oggi è stata l’unica emittente di USDC. Circle SAS è una neonata società di diritto francese, che sarà responsabile per l’UE del secondo stablecoin per capitalizzazione di mercato.
  2. USDC ha ottenuto la licenza che gli permette di emettere uno stablecoin che è in linea con le regole europee.
La divisione geografica per il redeem

Quali regole? Quelle del MiCA, il nuovo regolamento per il settore crypto in vigore in Europa e che impone anche norme assai restrittive agli emittenti di stablecoin:

  • Riserve principalmente liquide divise tra più istituti bancari
  • Obbligo di convertire le stablecoin autorizzate in dollari o euro, su richiesta, anche da parte dei detentori non professionali, e cioè i piccoli investitori

Le norme in verità assai articolate, ma sul caso USDC è il secondo di questi obblighi ad essere più interessante.

Ad oggi le riserve dei 38 miliardi di USDC emessi sono tutte negli USA. Non abbiamo notizia di emissioni già avvenute tramite la “filiale” francese

USDC emesso da Circle SAS sarà infatti perfettamente fungibile con quello emesso (anche in passato), dall’entità statunitense di Circle. Due società separate, due emittenti giuridicamente separate, ma l’entità europea sarà eventualmente responsabile per qualunque volume di conversione.

Detta più semplice: se raccoglierete 1 miliardo di dollari in USDC sugli exchange, non importerà chi sarà stato ad emetterli – se Circle France o Circle LLC (USA). L’entità europea che ha ottenuto licenza a Parigi dovrà procedere a conversione. Fin qui nulla di strano, o meglio, c’è tanto di strano, perché capirete bene che Circle France ha emesso nella migliore delle ipotesi poche migliaia di dollari in USDC. E non si capisce dunque come possa fare fronte a richieste potenzialmente anche 1.000 volte superiori. Eppure dovrà farlo. E lo farà.

Le risposte di Circle alle nostre domande

Abbiamo chiesto direttamente a Circle delucidazioni su come avverranno i redeem, ovvero le conversioni di USDC in dollari USA, nel caso in cui l’ammontare da convertire sia superiore a quanto sia nelle casse di Circle SAS, ovvero l’entità europea. Abbiamo ottenuto risposta da Patrick Hansen, Senior Director di Strategia e Policy per l’UE da Circle, che ci ha prima illustrato il “nuovo” funzionamento di USDC alla luce dell’ok ottenuto dall’UE in ambito MiCA.

Circle France opererà come responsabile dell’emissione di USDC per i clienti di Circle che sono basati nell’UE. In aggiunta, gli holder basati in Europa che rispettano i requisiti per la conversione, potranno esercitare diritti di conversione attraverso Circle France, mentre gli Holder che non sono basati in UE continueranno a interagire con Circle U.S. seguendo i termini e le condizioni già esistenti.

Patrick Hansen, Senior Director di Strategia e Policy per l’UE – Circle

E ha poi aggiunto:

Sia gli USDC emessi da Circle US sia gli USDC emessi da Circle France saranno completamente fungibili e tecnicamente gestiti dallo stesso smart contract. Questo vuol dire che una volta in circolazione, non ci sarà distinzione tra gli USDC emessi da Circle US e gli USDC emessi da Circle France. Questa è una precondizione importante per le nostre operazioni in UE. In aggiunta, le entità europee o gli holder che ricevono USDC emessi da Circle US possono convertirli in dollari con Circle France, a patto che rispettino i criteri obbligatori per la conversione.

Patrick Hansen, Senior Director di Strategia e Policy per l’UE – Circle

Fin qui ci siamo. Non ci sarà differenza tra gli USDC che saranno emessi da Circle France e quelli che invece sono stati già emessi o saranno emessi in futuro da USDC. Potrete tutti prendere USDC da ovunque preferiate e poi chiedere la conversione a Circle France. Cosa succederà però nel caso in cui – è possibile, dato che gli USDC emessi dall’entità USA sono la stragrande maggioranza e ammontano oggi a 34 miliardi di dollari – Circle France non dovesse avere in cassa denari a sufficienza. Anche a questo spinoso quesito ci ha risposto Patrick Hansen.

Circle LLC (USA) e Circle SAS hanno un accordo contrattuale per gestire le riserve e ottemperare a tutte le richieste di conversione. Abbiamo processi [per il redeem, NDR] che sono stati verificati con i regolatori per affrontare qualsiasi scenario di questo tipo.

Patrick Hansen, Senior Director di Strategia e Policy per l’UE – Circle

Gestione condivisa delle riserve

Secondo quanto ci ha dunque raccontato Patrick Hansen, ci sarà una sorta di gestione condivisa delle riserve, che permetterà ai clienti europei di avere qualunque tipo di conversione, senza temere per l’assenza di riserve da Circle SAS (Francia).

Le domande, per chi è un po’ cinico, sono pero scontate:

  • È stato un accordo particolare o è disponibile per tutti?
  • Cosa ha ottenuto il MiCA fino ad oggi, se non l’apertura di una società in Francia da parte di un player che ha comunque il grosso dei suoi interessi negli USA?
  • Se le norme del MiCA sono nate per tutelare gli investitori, come possono svolgere questo compito se le entità più rilevanti rimangono comunque fuori dai confini UE e dunque dalla sua giurisdizione?

Abbiamo girato queste domande a Stefan Berger, che è tra i padri nobili del MiCA e dal quale però non abbiamo ancora ricevuto risposta. Torneremo sul tema, che è tra i più scottanti della nuova Europa post MiCA, in prossime uscite.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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