C’è chi è partito con la proverbiale quarta, chiedendo già approvazione per un ETF Solana Spot, come VanEck e 21Shares, e chi invece cerca di frenare. A parlare questa volta – e a raffreddare un po’ gli animi, è direttamente BlackRock. Robert Mitchnick, che per il gigante della gestione patrimoniale e dei fondi ricopre il ruolo di capo della divisione asset digitali, ha infatti gelato ieri il grosso degli appassionati crypto.
Ci sarebbe poco interesse da parte degli investitori classici per asset crypto oltre Bitcoin e Ethereum. E, aggiungiamo noi, senza un chiaro interesse da parte di quegli investitori, è difficile per ora che si muova BlackRock e che si muovano altri giganti di quelle proporzioni.
Doccia fredda? Non c’è certamente soltanto BlackRock su questo mercato, così come non è detto che debba per forza sostenere qualunque sforzo dell’industria. Si tratta però dell’opinione, informata, di uno dei più grandi gestori del mondo. Ed è per questo che varrà la pena analizzarla.
Parla BlackRock: dai suoi clienti scarso interesse per le altre crypto
Bitcoin? Molto interessante, almeno per i clienti di BlacKRock, cosa testimoniata dai quasi 20 miliardi che il suo ETF ha già accumulato. Ethereum? Meno interessante, ma comunque degno di un ETF – e che potrebbe portare a casa dei buoni numeri. Il discorso però sarebbe diverso per tutti gli altri crypto asset, almeno per la clientela di BlackRock. Clientela che non compone certamente l’intero universo – ma che comunque è di una certa rilevanza, anche numerica.
Direi che oggi la nostra clientela… ha interesse per la stragrande maggioranza in Bitcoin per primo, poi un po’ in Ethereum… e c’è davvero poco interesse nel resto. […] Non credo che vedremo una lunga lista di ETF Crypto.
Robert Mitchnick, capo della divisione asset digitali di BlackRock.
Opinione che è certamente rilevante ma che riguarda, lo dice anche Mitchnick, la clientela di BlackRock (e non tutto il pianeta) e si riferisce a oggi. Altri gestori sembrerebbero essere di diverso avviso – e di diverso avviso sembrerebbero essere anche gli investitori europei.
Perché se dovessimo guardare a quanto si sta vendendo, ormai da tempo, in UE, ne uscirebbe un risultato assai diverso. Facciamo qui l’esempio dei prodotti 21Shares, che è il gestore che offre maggiore varietà in questo senso.
Risultati importanti non solo per Solana, ma anche per BNB e per i panieri. Certo, è soltanto un gestore, ma rispetto alle dimensioni del mercato europeo si tratta di numeri certamente importanti e che siamo certi che finiranno per interessare anche diversi gestori negli USA.