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Rimbalzo crypto

Crypto e Bitcoin: il RIMBALZO. Dati positivi da USA aiutano il mercato

Qualche accenno, neanche troppo timido, di rimbalzo per il mondo crypto. Ti spieghiamo perché.

Servivano gli USA per riportare Bitcoin e crypto in alto? A quanto pare sì. Si è arrivati ad apertura di sessione poco sopra i 50.000$ per $BTC e poco sopra i 2.200$ per Ethereum, che invece possono contare ora prezzi superiori ai 54.000$ nel primo caso e superiori ai 2.400$ nel secondo. In realtà a far correre le quotazioni però sono dati macro tutto fuorché pessimi, al contrario di quanto i mercati avevano fantasticato nelle prime ore del mattino, orario europeo.

Arrivano infatti i S&P Global Composite e Global Service, che pur se leggermente sotto alle aspettative sono tuttuo fuorché pessimi. E, ancora più importante, arrivano i dati ISM non-manufacturing Employement e New Orders che sono ampiamente sopra le aspettative. In altre parole: contrordine, l’economia non è ancora morta, e forse la reazione dell’ultima settimana è stata un tantino esagerata.

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Contrordine: l’economia non è (ancora) morta

Servivano dati per riportare un po’ di buon umore e sono arrivati, mai più desiderati di così. I dati più positivi sono quelli di:

  • ISM Non-Manufacturing Employement: a 54,5, mentre le previsioni erano a 46,4
  • ISM Non-Manufacturing New Orders: a 52,4, mentre le previsioni erano a 49,8

Di che tipo di dati si tratta? Di dati che sopra il 50 indicano un’espansione e che vengono compilati ricorrendo alle opinioni di 370 manager di alto rango, impiegati nelle industrie più rappresentative.

Il dato, oltre ad essere molto più alto delle aspettative, è in territorio positivo (la soglia è 50, appunto), cosa che smentirebbe le preoccupazioni dei mercati nel corso dell’ultima settimana, almeno in parte.

È già tutto finito?

In realtà no. Le crypto rimangono molto al di sotto delle soglie di prezzo che avevano soltanto una settimana fa e il cammino verso il recupero potrebbe essere lento. Tuttavia è la dimostrazione del fatto che le reazioni delle ultime ore, e in particolare di oggi, sono state forse eccessive rispetto a quanto effettivamente sta accadendo all’interno dell’economia USA, almeno a leggere dati e previsioni.

Razioni a dati sul mercato del lavoro di venerdì che certamente non erano state buone, ma che al tempo stesso non avrebbero dovuto giustificare un crollo epocale, che dipende anche da tensioni accumulate da tempo e dalla precarietà del possibile soft landing, ovvero un ritorno a condizioni normali per i tassi di interesse senza che l’economia entri in recessione.

Rimangono inoltre sul tavolo diverse problematiche, in particolare quelle geopolitiche, per un agosto che è ad altissima tensione.

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