Ancora schermaglie tra SEC e Coinbase, all’interno del più ampio processo che vede contrapposte da un lato la principale agenzia di regolamentazione dei mercati negli USA e dall’altro il principale exchange, perché unico quotato, sempre negli Stati Uniti. SEC si è opposta a richieste pervasive di documentazione interna da parte di Coinbase, ritenendola, in una missiva inviata ai giudici, troppo estesa, dato che includerebbe di fatto qualunque tipo di documento e comunicazione interna che riguarda il mondo crypto.
La questione in realtà va avanti da tempo e riguarda diversi aspetti della causa tra SEC e Coinbase: la difesa dell’exchange punta infatti a dimostrare cambiamenti di opinione anche interni a SEC che avrebbero dimostrato l’impossibilità per gli operatori del settore di seguire regole che, nei fatti, non esistevano.
Le schermaglie legali sono di quelle che lasciano intendere che la causa proseguirà ancora a lungo, senza che si arrivi a una soluzione di breve periodo per una delle cause definitorie per l’intero mondo crypto negli USA.
SEC non vuole rendere trasparenti le sue discussioni interne sul mondo crypto. Lunedì l’agenzia, tramite i suoi avvocati, ha protestato formalmente contro la richiesta di Coinbase che riguarda anche le comunicazioni personali del Commissario principale Gary Gensler. La richiesta di subpoena da parte di Coinbase sarebbe eccessiva, dato che richiederebbe, scrivono, tutti i documenti interni all’agenzia che riguardano il mondo crypto.
Si tratta dell’ultima schermaglia tra SEC e Coinbase, all’interno di una causa nella quale SEC si gioca praticamente tutto, dato che l’impianto accusatorio nei confronti dell’exchange è lo stesso su cui poggiano diverse cause contro altri exchange, compreso Binance.
È il caso dei casi, per quanto Coinbase abbia confermato di non volere alcun tipo di comunicazione personale del Commissario, ma soltanto quelle che riguardano il mondo crypto. Anche a questo tipo di richiesta SEC è però appunto intenzionata a opporsi.
Dalla causa Binance SEC ha già richiesto di eliminare la decisione su tante crypto terze e che sono state però vendute dall’exchange. Questa richiesta è stata però interpretata in modo errato dal grosso dei commentatori.
SEC ha richiesto l’espunzione di certe discussioni all’interno del processo perché fondamentalmente inutili a eventualmente vincere la causa contro Binance.
Nel corso della causa di Coinbase una proposta di questo tipo non sarà possibile, con ogni probabilità, in quanto è su questo che poggia il grosso dell’impianto accusatorio nei confronti dell’exchange guidato da Brian Armstrong.
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