C’è un’ipotesi short squeeze sui mercati crypto? Lo dice David Duong di Coinbase, che elabora ricerche per il popolare exchange. Una condizione di mercato che, se soddisfatta, renderebbe molto più agevole il ritorno delle crypto sui livelli di prezzi pre-crisi del weekend. Tuttavia, è bene ricordarlo già in apertura, si tratta di considerazioni che andranno poi valutate con l’unico metro corretto, quello della risposta dei mercati.
Lo short squeeze viene innescato da un aumento di prezzo che costringe chi è short a comprare per chiudere posizioni, aumentando con una sorta di effetto valanga il rialzo.
Una situazione che sarebbe la migliore possibile per un mercato che, nonostante il rimbalzo, è comunque lontano dai livelli che si avevano pre-crisi, o meglio, pre-mini crisi che è partita dal Giappone e che ha poi travolto tutti i mercati.
Short Squeeze, perché no?
L’idea è di David Duong, che opera presso Coinbase e che ha pubblicato di recente un’analisi sulla specifica situazione del mercato.
Ci sarebbero le condizioni per un rimbalzo ben più interessante, oltre quello al quale abbiamo assistito nel corso delle ultime ore, e che potrebbe permettere di tornare su livelli di prezzo più interessanti.
Tutto questo nonostante permangano delle condizioni degne di preoccupazione, che abbiamo già analizzato sul mercato e che comunque potrebbero continuare a mantenere… la situazione piuttosto tesa. Dalla distribuzione di Genesis, che è in kind e dunque attribuirà crypto ai creditori, passando per – aggiungiamo noi – dalla situazione di Jump Crypto, che non è ancora chiaro.
L’altro fatto curioso è che i funding rate di Bitcoin, i più rappresentativi dell’intero settore, siano rimasti in pieno territorio negativo, segnalando indirettamente che il sentiment è in realtà assai migliore di quello che è rappresentato dai prezzi delle ultime ore.
Siamo in pieno… sottoprezzato?
La reazione delle piazze, non solo crypto ma anche sui mercati tradizionali, è apparsa almeno a noi eccessiva e non in linea con i dati, pur pessimi, che erano arrivati già venerdì sul mercato del lavoro USA.
Sarà difficile ora valutare le possibilità di short squeeze, per quanto i venditori allo scoperto tardivi siano stati già puniti da un rimbalzo in quota 55.000$.
Questioni che però, nei tempi stretti entro i quali i mercati si muovono e cambiano idea, sono già del passato. Per il resto, almeno per chi è long, non c’è che da sperare che l’intuizione di Duong sia corretta. E che presto gli short debbano mettere davvero mano al portafoglio e pagare il prezzo della loro audacia.