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Crypto rischi: carte USA pronte a esplodere. I pericoli per il mercato

Due segnali brutti dal debito privato USA. Che succede? Come impatterà su BTC e crypto?

C’è un altro motivo di preoccupazione per il mondo crypto e Bitcoin, che arriva da dati macro che hanno raggiunto i mercati negli ultimi giorni. Questi dati riguardano entrambi il debito accumulato dai privati, le famiglie nel gergo tecnico della finanza e della macro-economia, e che potrebbero essere segnali di enorme importanza per capire come si sta muovendo il mercato e come si muoverà.

Il primo dato è quello della crescita dell’esposizione debitoria delle famiglie: continua a crescere, ma con un forte rallentamento, segno di una stanchezza delle capacità di spesa, anche a debito, dei consumatori stessi. Segni questi, almeno in alcuni casi, che ci si sta avvicinando ad uno scenario di recessione.

Il secondo dato è invece quello dei delinquency rates, ovvero il tasso di persone che non fanno fronte alle loro obbligazioni e ai loro debiti. Anche questo purtroppo un segnale che si fa fatica a interpretare in segno positivo.

L’analisi che dovrebbe mantenere l’attenzione alta

Serve mantenere l’attenzione alta, e l’allarme arriva da Markus Thielen, analista molto apprezzato che è in forza a 10x Research. E l’attenzione su Bitcoin e crypto dovrà essere mantenuta alta proprio perché ci sono altri dati macro che dovrebbero e potrebbero diventare fonte di preoccupazione.

dati anno su anno
I dati per categoria, confronto anno su anno

Il debito revolving, che è quello legato alle carte, è sceso di 1,7 miliardi di dollari, quello classico, è cresciuto di 10,6 miliardi di dollari, per il dato più alto da inizio anno.

La lettura della situazione è per ora incerta ma potrebbe appunto segnalare un rallentamento delle disponibilità dei consumatori. C’è però un dato, riportato sempre dall’analisi di 10x Research, che potrebbe essere fonte di maggiore preoccupazione.

È il dato sui delinquency rates, ovvero chi non è in grado di ripagare i propri debiti in tempo. Il tasso di chi non ha rimborsato i propri debiti revolving per 90 giorni è salito al 7,18%%. Per quanto riguarda invece i debiti dei prestiti auto, siamo al 4,43%, secondo i dati riportati da Coindesk, che sarebbe il livello più alto dal 2021.

È davvero un problema?

Discutibile. Siamo infatti davanti ad un dato che più volte viene tirato in ballo come segno che qualcosa si sta rompendo e che però poi finisce per… non rompersi.

Certamente, come ricorda il report di Fed New York è una situazione che va monitorato. Questo perché si tratta comunque di aumenti preoccupanti e che potrebbero impattare sull’outlook degli asset risk on.

Categoria alla quale appartiene anche Bitcoin con tutto il resto del mondo crypto. Una situazione che continueremo a seguire anche sul nostro Canale Telegram – nel quale ti consigliamo di entrare anche per rimanere sempre aggiornato sul mondo crypto prima che arrivino notizie che impatteranno sui mercati.

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Klaus Marvin
Klaus Marvin
3 mesi fa

E’ una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere e non bisogna dimenticare la situazione del denaro fiat che molti lo definiscono denaro falso. Bisognerà vedere quanto reggeranno ancora i giochi di prestigio delle banche centrali. A questo punto verrebbe da dire “benvenuto Bitcoin” l’unica moneta reale e non falsificabile poi lo sappiamo tutti che le reazioni del mercato sono imprevedibili. Ciò che ho imparato nell’arco degli anni è che va bene portare a casa i guadagni ma qualsiasi situazione si verifichi bisogna rimanere sempre investiti e non farsi prendere dal panico.