L’utilizzo diretto di Bitcoin su altre chain, a partire da Ethereum, è tecnicamente impossibile. E per questo sono nate negli anni soluzioni – tra bridge e asset sintetici – per permettere a trader e utilizzatori di App decentralizzate – per permettere di avere token che ne rappresentino il valore.
WBTC è il più popolare di questi asset, che sta però vivendo un momento molto particolare in seguito allo spostamento delle attività altrove e con l’ingresso – che spaventa molti – di Justin Sun con sue controllate all’interno della gestione. Ed è forse anche queste ultime vicissitudini di WBTC che hanno spinto Coinbase a accelerare sulla realizzazione del suo cbBTC. Mancano ancora dettagli, ma con ogni probabilità si tratterà di asset sintetici con custodia inclusa, che nasceranno per sostituire almeno in parte WBTC per quegli utenti che si fidano poco delle ultime evoluzioni.
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A essere galeotto è stato un tweet, in realtà molto breve cbBTC e poi un arriverà presto, che segnala il compimento dei passi decisivi che permetteranno a questo nuovo asset sintetico di arrivare sui mercati.
L’occasione d’altronde è ghiotta: ci sono stati grandi cambiamenti da WBTC che potrebbero portare ad una disaffezione importante da parte degli utenti che la utilizzano correntemente, cosa che sarà stimolata anche dal tentativo di sostituzione di questo tipo di asset da parte di diverse delle piattaforme principali del mondo DeFi.
Le eventuali difficoltà di WBTC sono un’occasione forse troppo ghiotta e questo avrà portato – per quanto attendiamo conferme del tutto – Coinbase a correre per il lancio del suo ultimo prodotto.
Non ne sappiamo ancora molto, ma quel che è certo è che girerà anche su rete Ethereum, che rimane la più rilevante in termini di presenza di liquidità e di piattaforme DeFi importanti. Non è chiaro poi come saranno gestite le riserve e il bridge, per una soluzione che però tecnologicamente potrebbe essere indietro rispetto a quelle che abbiamo visto ad esempio da ICP (come ckBTC) e che anche TON starebbe cercando di mettere a punto.
Per quello che è un settore potenzialmente molto redditizio e che al tempo stesso è cruciale affinché ci si conquisti una quota di mercato rilevante nel mondo DeFi.
Non appena avremo ulteriori notizie sull’implementazione tecnica di questa novità, non mancheremo di aggiornarvi. Per ora – cosa che vale quasi sempre – vale la pena di rilevare come una maggiore concorrenza sarà certamente a favore degli utenti, che potranno scegliere tra più soluzioni e evitare quella concentrazione che, anche sui mercati tradizionali, è storicamente… fonte di problemi.
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