Continua la forte opera di espansione delle attività di Bybit, con il popolare exchange che ha ottenuto licenza VASP ovvero come operatore crypto in Argentina, secondo i dettami del nuovo regime a Buenos Aires. Al contempo il gruppo ha anche ottenuto una licenza per le proprie carte crypto, che permetterà a Bybit di offrire servizi completi alla cittadinanza e popolazione argentina.
Un paese, l’Argentina, che ha un significato importante e particolare per il mondo crypto: l’alta inflazione ha reso infatti Buenos Aires uno dei paesi con il più alto livello di penetrazione di queste tecnologie, cosa che è rispecchiata ad esempio dall’ampio ricorso che si fa a Tether per accumulare risparmi in dollari.
Un passaggio importante, dunque, per Bybit, che si conferma essere uno degli exchange più in forma anche in termini di espansione nei paesi più rilevanti per il mondo crypto e Bitcoin.
Il paese, come sapranno i nostri lettori, è certamente di quelli importanti per il mondo crypto. È quell’Argentina che ha infatti dimostrato al mondo l’utilità delle tecnologie che seguiamo ogni giorno qui su Criptovaluta.it.
Ma è importante anche chi ha ottenuto la licenza: Bybit si conferma come uno degli exchange crypto più importanti in termini di crescita su scala globale.
Ma cos’è successo? Bybit ha ottenuto una licenza VASP come operatore crypto in Argentina e ha anche ottenuto quanto serve per offrire carte di pagamento alla clientela argentina. Con questi due ok, combinati, Bybit potrà offrire dunque i suoi servizi al completo in un paese da sempre molto attento al mondo crypto e Bitcoin e che ha un mercato che probabilmente, anche grazie alla nuova presidenza che si è dimostrata essere relativamente aperta verso il mondo crypto, potrebbe anche crescere.
Le licenze comprendono obblighi per Bybit a rispettare le relativamente stringenti normative AML argentine.
Bybit è tra i primi exchange ad ottenere licenza secondo il nuovo framework legislativo introdotto dal neonato governo di Javier Milei. Un regime che in tanti avevano contestato perché molto vicino alle imposizioni previste dal MiCA a carico degli exchange, soprattutto in termini di trasparenza e dichiarazioni.
Regime che però almeno per il momento sembrerebbe funzionare, data la volontà da parte dei principali player del settore di ottenere licenza in un paese che è stato sempre al centro del mondo crypto e BTC. Vedremo se questo ingresso in pompa magna in Argentina significherà per Bybit un’ulteriore espansione del suo share di mercato globale.
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