Talvolta capita di dover ripetere di prestare attenzione a quello che si desidera, perché poi finisce per avverarsi. Il caso è quello delle commissioni sui due principali network crypto, ovvero Bitcoin e Ethereum. Commissioni che sono in calo – sulla media – da tempo e che raccontano tramite la loro… riduzione anche altre storie di quanto sta accadendo sulmercato – e tra gli utenti.
Non si vedevano commissioni così basse da tempo, che ad un’analisi piuttosto superficiale potrebbero anche sembrare in realtà un buona cosa per gli utenti e che forse lo è. Ma dietro il calo di remunerazione per i partecipanti ai diversi processi di creazione dei blocchi c’è tanto altro di cui a nostro avviso dover parlare.
Una situazione particolare quella del mercato, che coincide in parte con il ciclo estivo – che vedremo se storicamente lento o meno – e con altre questioni da interpretare anche alla luce di quanto significare questo tipo di… rallentamento delle fee/commissioni.
Per chi deve spostare denaro sui network di cui sopra e per chi vuole fare operazioni è un autentico paradiso. Con pochi centesimi si può iscrivere una transazione sul network di Bitcoin e lo stesso vale anche per il network di Ethereum. Fatta eccezione per il picco, per entrambi i network, lunedì 5 agosto in concomitanza del crollo delle borse, si sta spendendo poco, molto poco e per alcuni… troppo poco.
Da inizio anno non si erano mai viste commissioni così basse. Completamente polverizzato l’effetto Runes, che pur secondo diversi analisti avrebbe dovuto aiutare i miner ad incassare denari importanti e dunque a mantenere in sicurezza il network.
Niente di tutto questo si è verificato e la mania inscription – a prescindere dalla tecnologia utilizzata – è ormai finita.
Oltre a questo grafico però, che mostra chiaramente il boom di commissioni con l’arrivo dell’halving, per ragioni di carattere numismatico (ordinals valuta di più i sats di quel blocck, ma è una storia lunga), in realtà la capacità di sostenere il mercato è stata assai modesta.
Nel caso di Bitcoin poi le cosa ha un altro effetto: i miner stanno guadagnando molto meno. Già ad aprile, con l’halving, c’è stato il dimezzamento delle loro ricompense, cosa che ha già prodotto effetti importanti sulla loro sostenibilità economica.
Il caso Ethereum è simile nelle premesse, ma diverso nelle conseguenze. Anche qui di interesse sembra essercene – fatta eccezione per il picco del 5 agosto, poco. Segnale anche questo che il mercato è in ferie, a livello globale, e che di scambi ce ne sono pochi.
In aggiunta Ethereum con il suo ultimo aggiornamento ha anche ridotto la pressione sulle commissioni spostando i blob – principalmente dei layer 2 – altrove.
Come abbiamo provato però a spiegare più volte su queste pagine, le commissioni pagate dagli utenti Ethereum hanno effetti diretti sulla tokenomics/emissione di nuovi $ETH. Come dimostra questo altro grafico che alleghiamo.
No, ma per sperare di tornare verso i massimi probabilmente serviranno movimenti maggiori. Movimenti maggiori onchain che possono arrivare anche molto rapidamente e cambiare il trend, ma che per ora mancano.
BlackRock aggiunge tante chain per il suo fondo tokenizzato. Ecco quali.
L'inflazione USA fa paura più di ieri e speriamo meno di domani. Ecco come…
Fake news su fake news: per prepararsi alla bull run (anche di Ethereum) meglio…
Ritorna una delle offerte più PAZZE del noto exchange Bybit: torna a regalare 500$…
La situazione aggiornata del nostro crypto portafoglio. Questa guida è stata realizzata nel 2021…
BlackRock aggiunge tante chain per il suo fondo tokenizzato. Ecco quali.
Bitcoin, dopo i recenti massimi storici, mostra segnali di rallentamento. Possibile correzione o consolidamento…
Il trend following cavalca l'onda del mercato, comprando quando il prezzo sale e vendendo…