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SOLANA GIALLO

Solana: giallo per gli ETF. È davvero tutto FINITO?

Piccolo giallo sugli ETF Solana, che spariscono dal sito del gestore. E ora?

C’è un piccolo giallo che si sta consumando sul sito di CBOE, che è la borsa che ha richiesto il rule change necessario per listare gli ETF Spot su Solana. I documenti 19b-4 legati alle richieste di VanEck e 21Shares non sono più raggiungibili sul sito – e non è chiaro se questo sia il segnale di problemi più importanti.

Per ora non c’è nulla di cui preoccuparsi: potrebbero essere problemi tecnici oppure necessità diverse per CBOE. E il grosso di quanto si è letto per ora online non è necessariamente corrispondente a verità. Come per i precedenti ETF già approvati negli USA a tema crypto, riparte quella serie di enormi attenzioni che vengono riservate ad ogni cambiamento che li riguarda.

Soltanto pochi giorni fa inoltre era arrivata l’ennesima analisi negativa su questi prodotti, questa volta da parte di un’analista di Sygnum, che non vede come il lancio di questi prodotti negli USA possa effettivamente raccogliere dei consensi (e dei capitali). Ma sono davvero messe così male le cose?

Un piccolo grande giallo

Lo scorso 8 luglio CBOE aveva inviato, per conto di VanEck, richiesta di approvazione tramite un form 19b-4, che è uno dei due necessari per procedere poi al listing di questi prodotti. La richiesta riguarda(va?) un ETF su Solana che avrebbe finito per funzionare in modo identico a quelli su BTC e ETH che sono ormai da tempo disponibili su quelle piazze.

C’è qualche problema però, ad 1 mese circa di distanza dalla prima richiesta. Dal sito di CBOE stessa quei documenti non sono più raggiungibili e c’è chi, complice anche quella capacità unica dei social di rendere anche le cose più insignificanti… gigantesche, si preoccupa.

Per ora non ci sono comunicazioni ufficiali da parte dei diretti interessati, ovvero CBOE, VanEck e 21Shares, che abbiamo contattato anche noi per richiedere delucidazioni.

Intanto c’è chi insiste…

Sono in tanti ad insistere sul fatto che questi prodotti non avranno domanda sufficiente per renderli di successo. Dopo BlackRock e Fidelity che hanno lasciato intendere di nona vere alcuna intenzione di lanciare ETF su Solana sul breve, arriva anche l’analisi da parte di Sygnum, una delle banche più conosciute in ambito crypto.

La domanda, dicono, sarà molto bassa. E per essere certi di ciò bisognerà guardare a quanto sta già accadendo con il trust privato di Grayscale su SOL, che ad oggi ha in cassa soltanto 68 milioni di dollari in $SOL, segno di una domanda molto bassa.

Sicuri che andrà a finire così? Noi non lo siamo affatto. Il prodotto di Grayscale costa la bellezza del 2,5% in commissioni annue ed è arrivato in una fase di mercato che non fu delle più felici per $SOL.

Vedremo dunque se – nel caso in cui venissero lanciati – i prodotti di 21Shares e VanEck segnaleranno invece una situazione diversa da quella preventivata da tanti analisti.

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