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Elon Musk non conta più per le crypto. Dogecoin fermo nonostante i “tweet”

L'effetto Elon Musk non c'è più. E anche i tweet in piena notte non aiutano più DOGE.
6 mesi fa
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Che fine ha fatto il tocco magico di Elon Musk quando parla(va) di Dogecoin? Nel cuore della notte il leader di X e Tesla pubblica un post con un riferimento – per quanto relativamente velato – a $DOGE, ma il prezzo del meme coin per eccellenza non si muove, o meglio, non si muove granché rispetto al resto del comparto.

Dogecoin fa anzi peggio del grosso del settore meme – che abbiamo analizzato qui – segno anche del fatto che in realtà questo tipo di trend si sono mossi altrove, verso asset più nuovi e arrivati da meno tempo sul comparto.

Un segnale del mondo che cambia anche dalle parti della blockchain e delle criptovalute. E segno anche forse di un’evoluzione importante per quanto riguarda il pubblico che si occupa di questo tipo di investimenti, forse più attratto da token potenzialmente più esplosivo.

Elon Musk non fa più il gioco di Dogecoin

È finita la magia? In realtà non tutta in una volta, perché è da tempo che Elon Musk non riesce più a sortire l’effetto (voluto?) di impatto sul prezzo quando cita Dogecoin. L’ultima? Nel cuore della notte tra lunedì e martedì un post dove Elon Musk afferma di essere pronto a servire, che poi vorrebbe dire pronto a mettersi a disposizione del prossimo governo americano.

Il tweet di Musk

Nella foto D.O.G.E, che starebbe per l’acronimo Dipartimento dell’efficienza del governo, un ovvio gioco di parole che però poco ha aiutato Doge, ormai surclassato dalle giovani leve del mondo meme.

In realtà le cose si erano messe… male tra Musk e Dogecoin già ai tempi della sua apparizione al Saturday Night Live, dove anche se scherzosamente definì l’intera cosa una truffa, spedendone il prezzo molto più in basso.

La fine di un’era… che farà piacere a molti

Erano in molti a ritenere il mercato delle criptovalute troppo immaturo perché manipolabile anche soltanto da un tweet di Elon Musk.

Storia finita, finalmente andata in pensione, con il mondo crypto (che ha bisogno di eroi molto meno di quanto creda) che ora resiste anche alle lusinghe di uno dei personaggi storicamente più visibili dell’ambiente.

Raggiungimento della maturità del mercato, oppure offuscamento della stella di Elon Musk? In entrambi i casi, per tanti investitori sarà una buona, anzi un’ottima notizia.

Fino all’arrivo, forse, di un altro tycoon. E poi di un altro ancora. O forse no, perché anche le sparate di Michael Saylor, più di recente, non riescono ad avere quell’impatto di un tempo sul mercato.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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