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BITCOIN ISTITUZIONALI

Gli istituzionali tengono a galla Bitcoin: posizioni in aumento anche…

Gli investitori istituzionali puntano su Bitcoin, anche quando il prezzo è statico o in ribasso.

Forse ti aspettavi gli istituzionali più spaventati dalla solita, classica volatilità di Bitcoin. E invece secondo i dati che André Dragosch ha condiviso con The Block, sono stati proprio gli investitori istituzionali a dare una lezione di diamond hand a chi opera nel mondo crypto e Bitcoin.

Il grosso degli investitori di questa caratura, cosa che emerge chiaramente dai dati che devono inviare a SEC tramite form 13F, hanno aumentato le dotazioni rispetto al primo trimestre 2024, che è stato quello di lancio degli ETF su Bitcoin.

Qualcosa che avevamo anche anticipato – quando certi fondi si muovono, spesso e volentieri lo fanno per il medio e lungo periodo – e che trova anche la corroborazione più importante, che è quella dei numeri.

Parla Bitwise: i grandi non sono paper hand

Quello di paper hand (mani di carta) e diamond hand (mani di diamante) è uno dei meme più vecchi del mondo finanziario e anche crypto. E questa volta però a incarnare il ruolo delle mani di diamante, ovvero di quegli investitori che sono in grado di resistere anche quando Bitcoin si muove in modo… incomprensibile, sono proprio gli investitori istituzionali.

Quegli investitori che sono arrivati da poco nel mondo BTC, principalmente tramite gli ETF che sono stati lanciati a gennaio, e che nel corso del secondo trimestre dell’anno, in larga parte, hanno aumentato la loro esposizione. Il 44% ha aumentato la propria posizione, il 22% l’ha mantenuta stabile, il 21% l’ha ridotta, il 13% invece l’ha chiusa completamente.

Cambio posizioni tra primo e secondo trimestre

Il grafico che trovi qui sopra è ricavato dai numeri che André Dragosch ha condiviso con The Block. E per quanto siano pochi numeri, sono più che sufficienti per capire che tipo di atteggiamento hanno avuto, anche a fronte di un periodo di difficoltà del prezzo di BTC, che ha anche comportato un forte rallentamento nelle attività sui principali exchange crypto.

Cosa abbiamo ancora da imparare dal mondo degli adulti

È forse questa una delle ennesime lezioni che il comparto degli investitori più solidi impartisce al mondo degli svitati crypto. C’è poco di cui preoccuparsi a fronte di movimenti di prezzo che potrebbero essere sì violenti, ma comunque pienamente in quella che è la normalità di Bitcoin.

C’è invece da avere strategie forse non di lungo, ma quantomeno di medio periodo a fronte di un asset che in orizzonti temporali relativamente brevi ha storicamente sempre fatto la fortuna di chi investe.

Lezione appresa? A leggere la disperazione per una mini correzione che vale meno dell’1% nel pomeriggio, a nostro avviso no. Ma ci sarà tempo per maturare anche come investitori.

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