I mercati tradizionali sono una fucina di dati che possiamo utilizzare per le considerazioni e le analisi relative al mercato crypto e Bitcoin. In una settimana agostana dove tutti o quasi avrebbero preferito restarsene tranquilli al mare, l’evento degli eventi è Jackson Hole. Te ne abbiamo parlato nel corso degli ultimi giorni e torniamo a parlartene partendo da tante questioni che stanno avvenendo… sui mercati.
I rendimenti dei bond USA sembrerebbero essere in rialzo, segnale che la sbornia dell’ansia dei mercati è passata. Un segnale che però dovremo cercare di capire anche per farci trovare pronti domani, quando parlerà Jerome Powell.
Prima di farti prendere anche tu dall’ansia, dai uno sguardo a questo approfondimento. E nel caso vieni a discuterne anche sul nostro Canale Telegram, dove troverai anche il nostro staff pronto a rispondere a tutte le domande che riguardano mercati, crypto e Bitcoin.
Te la facciamo breve: siccome parlerà Jerome Powell tutti o quasi si aspettano frizzi e lazzi, ovvero qualche dichiarazione shock che possa muovere i mercati. Le cose però, come spesso accade, non stanno esattamente così, per tutta una serie di motivi che andremo a riassumere in questo mini-approfondimento.
…parlare con toni eccessivi. È un moderato, anche nel modo di parlare, e domani non si sbilancerà. Per cosa dovrebbe sbilanciarsi? Dovrebbe farlo, secondo i più ottimisti, nel dichiarare pronti ormai i numeri per vedere un taglio ai tassi. Quelli ancora più ottimisti, che vi invitiamo per ora a ignorare su due piedi, si aspetteranno addirittura una promessa di tagliare i tassi di 50 punti base, cosa che sarebbe più insolita delle neve in agosto.
Il 5 agosto in tanti chiedevano – ma non noi – un intervento d’emergenza di Federal Reserve. Tutto è perduto, gridavano, dopo un crollo a catena partito da Tokyo e finito a New York. La verità è che Federal Reserve, fortunatamente, è meno reattiva degli esagitati che muovono i mercati.
Nessun intervento di emergenza e – in aggiunta – ora il caso dei tagli dello 0,50% invece dello 0,25% appare come sempre più remoto.
Se ti aspetti che Bitcoin possa scontare già da subito tagli decisi, con ogni probabilità sarai destinato a rimanere insoddisfatto. I rendimenti dei bond USA crescono, segnale che i mercati si aspettano già un Jerome Powell più calmo.
Per domani sarebbe già sufficiente, al fine di riottenere un po’ di entusiasmo, un Jerome Powell aperto alla possibilità di tagli a settembre. Ovvero un Jerome Powell che non neghi che ormai ci siamo.
Chi si aspetta, anche con questa situazione sui mercati, che ci siano aperture a 50 punti base di tagli sta esagerando proprio come quelli che in seguito al lunedì nero del 5 agosto pensavano che tutto fosse finito.
Per il resto, la partita si giocherà tenendo conto dei prossimi dati sul mercato del lavoro e dell’inflazione. I pazienti avranno la meglio e chi invece si farà agitare dai questo o quel movimento di breve sarà come spesso accade destinato a rimetterci le penne.
Domani comunque seguiremo Jerome Powell anche sul nostro canale Telegram, almeno nelle dichiarazioni più importanti.
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