Il prezzo del Bitcoin è a soli 2.000 dollari dallo stabilire un nuovo record storico, dimostrando di essere stato in grado di risorgere dalle ceneri in cui era caduto, ancora una volta. La criptovaluta più capitalizzata del mondo è attualmente in una buona condizione di forma, e questa sorta di voracità ha finito con il generare un’evidente sofferenza per gli altcoin.
Sebbene la maggior parte della comunità di criptovaluta si aspetta che la stagione degli altcoin possa seguire il movimento di Bitcoin, il dominio di BTC potrebbe scoraggiare per molti mesi lo sviluppo dei progetti alternativi, lasciando intendere che l’ecosistema criptovalutario continuerà a ruotare intorno a a BTC.
Attualmente Bitcoin è scambiato a 18.000 dollari, e la sua capitalizzazione di mercato ha fissato un nuovo massimo superiore rispetto al picco del 2017. Tutti i segnali indicano un’estesa corsa dei tori Bitcoin, dopo forse un’altra correzione.
Bitcoin e altcoin, un rapporto di amore e odio
Ricordiamo che l’ultima volta che la criptovaluta è diventata parabolica, gli altcoin hanno seguito tale evoluzione. Si sono infatti verificate due distinte stagioni altcoin: una durante la loro fase iniziale, e un’altra quando Bitcoin ha raggiunto il suo massimo storico, e l’investitore retail ha sposato con convinzione anche gli altcoin.
Il pubblico mainstream non aveva mai sentito parlare di Bitcoin, per non parlare degli altcoin. Con il trading di BTC a prezzi psicologicamente elevati, e l’investitore medio che trovava conforto in numeri interi arrotondati, gli altcoin sembravano essere l’opzione migliore. Il fascino di scoprire il “prossimo” Bitcoin ha spinto presto il trading verso gli altcoin, e da allora, però, le monete alternative non hanno fatto altro che incontrare periodiche difficoltà.
Per quanto attiene BTC, il suo peso sul totale del mercato è sceso da un massimo di oltre il 90% a un minimo del 35%. Il picco del rally del 2019 ha fatto vacillare gli altcoin, facendo sì che il predominio si attestasse intorno al 72%, e ora BTC continua a tenere i due terzi del market cap.
Bitcoin, un cannibale nell’ecosistema criptovalutario
Probabilmente, a Bitcoin va riconosciuto il merito di aver attratto una nuova classe di investitori, che hanno un interesse quasi nullo per la maggior parte degli altcoin che non hanno nulla a che vedere con la promessa, l’adozione e l’accettazione universale di BTC.
Adesso, con l’arrivo del denaro di miliardari, hedge fund, società private e altro ancora, è lecito pensare che tali flussi si concentreranno esclusivamente su BTC. Nell’attuale contesto economico, i benefici di BTC sono infatti visti come un rifugio sicuro e una sorta polizza assicurativa, mentre gli altcoin comportano un rischio significativo di perdita di capitale.
Anche gli altcoin più celebri come Ethereum o XRP, potrebbero trarne beneficio, ma i token in fondo ai ranghi sono potenzialmente destinati a finire nell’oscurità. L’unica salvezza è un’altra ondata di investitori al dettaglio alla ricerca della prossima BTC e di un’altra stagione alternativa in corso, ma potrebbe essere una via d’uscita significativa.
Insomma, per il momento non sembrano esserci grandi scommesse positive sugli altcoin, con il mercato che probabilmente continuerà a spingere sul pedale del principale acceleratore, la criptovaluta di Satoshi Nakamoto!
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