Il mercato crypto sta vivendo una fase estiva caratterizzata da spike ribassisti, come osservato a inizio luglio e inizio agosto, seguiti da fasi di recupero. Tuttavia, i rimbalzi non riescono a spingersi sopra i massimi precedenti, contribuendo così ad un’inclinazione ribassista del trend di lungo termine.
Quanto descritto rappresenta lo scenario generale, in quanto vi sono alcuni token che hanno deviato da questo schema, realizzando ampi recuperi e superato i massimi precedenti. Se osserviamo l’andamento di Bitcoin (BTC), riscontriamo l’inclinazione ribassista, caratterizzata da una serie di massimi e minimi decrescenti a partire dal suo ATH di Marzo. Nel grafico weekly allegato, questi swing ribassisti sono evidenziati con il canale discendente tratteggiato.
Attualmente, a nostro avviso, questa dinamica per quanto riguarda Bitcoin, indica una fase correttiva all’interno di una bull trend partito a Gennaio 2023. Tuttavia, nelle nostre analisi su BTC, abbiamo più volte evidenziato la delicatezza del momento, con segnali di uscita a giugno dalla posizione long aperta proprio a gennaio 2023.
Il mercato crypto, che piaccia o meno ai massimalisti, mostra nella realtà che è collegato ai dati macroeconomici, come le scelte sui tassi della Fed e alla finanza tradizionale. L’ingresso dei grandi player della finanza tradizionale con gli ETF Spot su BTC e ETH ne è ulteriore prova.
Influenza e correlazioni si osservano spesso, confrontando l’andamento di Bitcoin con S&P500 o con il Nasdaq. Vista la natura di BTC, lo analizziamo proprio con il Nasdaq (NQ), da dove attualmente a livello settimanale risulta una correlazione negativa che dura da nove settimane.
Sul grafico weekly allegato abbiamo una panoramica dei movimenti degli ultimi cinque anni. Qui sono evidenziate, tre fasi in cui in precedenza abbiamo avuto situazioni di decorrelazione tra NQ e BTC. Nei precedenti casi, queste situazioni hanno sempre avuto una maggior forza dell’azionario rispetto a Bitcoin e, se escludiamo quella di brevissima di Ottobre 2023, sono durate mediamente poco più di 11 settimane. Attualmente siamo entrati nella nona settimana.
Infatti, lo scenario delle correlazioni cambia, se osserviamo la situazione sul grafico daily, con un evidente recupero di una positività, con movimenti BTC e Nasdaq simili.
Questa ripresa della correzione positiva sul daily è iniziata sullo spike ribassista del mercato azionario, quando il Nikkei ha perso un 12,40%. Le operazioni di carry trade sullo yen hanno iniziato ad essere smontate sul probabile taglio dei tassi Fed di settembre. Evidente influenza delle aspettative macreconomiche sulle crypto.
Nello scenario crypto, Bitcoin continua a dominare la scena a danno delle Altcoin che soffrono maggiormente. Nel grafico seguente è riportato l’andamento della dominance di Bitcoin rispetto alle Altcoin e Ethereum.
La dominance di BTC è al 57,35%, un livello che non raggiungeva da aprile 2021. Invece, quella relativa alle Altcoin è al 9,29% ed è in costante calo. Da inizio 2024, ha registrato un crollo del 30%, e il dato del 9,29% fa riferimento al mondo delle Altcoin, escluse le prime crypto della Top 10 per capitalizzazione.
La sofferenza delle Altcoin è evidente anche con Ethereum, che registra una dominance del 14,79% sui minimi di luglio 2022 e un calo da inizio 2024 del 15%.
La market cap delle stablecoin è attualmente di 169,424 miliardi di dollari, secondo il sito specializzato DefiLlama. La dominance di USDT è del 69%. Il picco massimo di capitalizzazione delle stablecoin è stato di 187 miliardi di dollari in aprile 2022.
Invece, nel grafico di TradingView seguente si evidenzia la market cap delle tre principali stablecoin, USDT, USDC e DAI, che insieme rappresentano 158,21 miliardi. Da inizio anno, la market cap di queste stablecoin, linea blu, è in costante aumento, registrando una crescita di circa il 30%.
Con la linea rossa abbiamo la market cap Totale che segna 1,95 triliardi di dollari, mentre con la linea gialla quella di BTC. Osservando la parte destra del grafico, si nota come da inizio anno la market cap di Bitcoin è salita maggiormente del 33%, rispetto a quella Totale.
La crescita della market cap delle stablecoin, indica che i miliardi liquidati sugli exchange, vengono lasciati nel sistema crypto e anche un interesse verso i servizi della DeFi che rendono rewards.
A livello statistico, con Settembre, Bitcoin entra nel mese più difficile secondo le sue serie storiche. Non esiste una spiegazione scientificamente provata per questa tendenza. Sebbene Settembre sia storicamente un mese debole, ciò non significa che lo sarà sempre. Anche perché le serie statistiche, soggette al calcolo delle probabilità, sono fatte per essere violate.
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siamo d'accordo sul fatto che tutto ciò che sale prima o poi scende e viceversa e che a far salire il valore di BTC in primis sono stati gli ETF Spot e mentre ci scervelliamo nel capire cosa dovrà accadere affichè il suo valore ritorni su nuovi massimi e mentre tutti lo odiano e tutti lo vogliono abbiamo anche capito che Bitcoin ora non è solo legato al tasso di adozione per cui dobbiamo fare quello che abbiamo sempre fatto, ASPETTARE PAZIENTEMENTE.
Assoltiamente, a mio avviso l'elemento che sta emergendo nel 2024, che non paicerà ai massimalisti, è quello di un integrazione nella finanza tradizionale, che non vuol dire solo ETF, ma anche dipendenza dai classici dato marco.