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TRUMP 70

È già scandalo per la crypto di Donald Trump: 70% agli insider. Ma c’è anche…

Si infittisce il mistero della crypto del progetto di Donald Trump. 70% agli insider ed è già polemica.

Ci sono novità per quanto riguarda il progetto di Donald Trump, diffuse sempre da Coindesk, che avrebbe messo le mani sul whitepaper del progetto. C’è un token, $WLFI, che però secondo il whitepaper sarà distribuito in larga parte a insider, ovvero per chi sta gestendo il progetto. Soltanto il 30% sarà venduto pubblicamente.

Si è inoltre parlato di token non trasferibile e che quindi non sarebbe disponibile per il trading, per quanto si dovrà necessariamente aspettare la versione definitiva del progetto – e del whitepaper – per capire davvero cosa succederà.

Il token sarà un token di governance – e la percentuale riservata agli insider – il 70% appunto – è molto più alta della media. Rimane poi da considerare qualunque tipo di conseguenza legale per l’immissione sul mercato di un token nell’attuale contesto normativo (o sarebbe forse il caso di dire anormativo) che c’è negli USA. Interesserà SEC o no?

Gli insider avranno il controllo totale del progetto?

Sì, almeno secondo la ripartizione iniziale, e ammesso che si rimanga con queste proporzioni. Sette token su dieci del progetto saranno infatti attribuiti a soggetti interni al progetto, mentre soltanto il 30% sarà destinato al pubblico. Trattandosi di un token di governance, di DeFI, almeno in termini di decentralizzato, ci sarebbe poco o nulla.

Coindesk, secondo quanto ha riportato in questo approfondimento, avrebbe anche contattato dei responsabili su questa ripartizione, sentendosi però rispondere con un sta scherzando, vero?.

  • La verità è che dovremo aspettare

La verità, confermata dallo stesso articolo, è che però dovremo aspettare per vedere quale delle diverse versioni del documento che circolano vedrà effettivamente la luce. Certo è che una ripartizione di questo tipo creerebbe non pochi problemi sia in termini di credibilità del progetto, sia eventualmente per l’interesse di SEC. L’agenzia ritiene l’effettiva decentralizzazione uno dei criteri utili per giudicare se un token sia o meno una security, e dunque passibile di registrazione.

A cosa servirà il token?

Rimane la questione del token non trasferibile: lo sarà anche per chi riceverà il 70% iniziale? Oppure ci sarà uno strappo alla regola e chi si vedrà assegnare il token finirà per poterlo vendere?

Difficile che sia permessa la vendita, proprio per questioni che attengono alle particolari leggi finanziarie che regolano i mercati USA.

Ci sarà inoltre il KYC, ovvero l’identificazione di chi comprerà il token:

Ogni acquirente di $WLFI sarà verificato per assicurarsi che non ci siano persone sottoposte a sanzioni che acquisteranno il token.

Dal whitepaper “beta”

E sulla questione della non trasferibilità, il whitepaper parla già di possibilità di rimuovere tale limitazione, senza contravvenire alle leggi. Che Trump e la sua ciurma stiano preparandosi per un futuro dove le crypto non saranno Security?

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