Il trading sull’orario europeo per Bitcoin e crypto si apre con un grande nervosismo. Nervosismo che non è soltanto interno al comparto, ma che permea tutti i mercati finanziari, a partire da quelli azionari statunitensi. Nervosismo – e passateci la ripetizione – che è aumentato in attesa degli importanti dati che sono in arrivo venerdì pomeriggio alle 14:30.
Ne sapremo infatti di più sull’andamento del mercato del lavoro degli Stati Uniti, con i dati sulla disoccupazione che nel mese precedente furono in parte responsabili del lunedì nero del 5 agosto e di una settimana di crollo prima e di recupero poi.
Abbiamo preparato per te anche un video, che troverai più avanti nell’articolo, per affrontare in modo breve tutti i temi che stanno tenendo i mercati sulle spine: inflazione, mercato del lavoro e recessione.
I mercati sono – se qualcuno non l’avesse ancora capito, molto nervosi. Il tema principale rimane quello dell’arrivo di una recessione negli Stati Uniti, tema che torna di grande attualità ora che si fa strada l’idea che Federal Reserve si sia mossa in netto ritardo rispetto a quanto la situazione avrebbe richiesto.
Uno stato di nervosismo che riguarda – e non potrebbe essere altrimenti – anche il mondo di Bitcoin e delle criptovalute.
Perché sono importanti? Te lo spieghiamo nel video, insieme ad altri dati che dovrebbero aiutarti anche a capire perché tutti hanno ripreso a parlare di recessione.
La disoccupazione – che nella lettura precedente si è rivelata essere ben più alta delle aspettative – è uno dei fattori X dei quali dovrà tenere conto Jerome Powell, Presidente di Federal Reserve, nella prossima decisione sui *tassi di interesse, che avverrà il 18 settembre.
FedWatch Tool rimane lo strumento principe per analizzare cosa si aspettano i mercati in relazione ai prossimi tagli ai tassi. Ad oggi il 57% si aspetta un taglio di 25 punti base (0,25%) e il 43% invece si aspetta un taglio di 50 punti base (0,50%).
Più interessante però valutare come queste aspettative si siano mosse nel corso dell’ultimo mese.
Un mese esatto fa, il giorno successivo al terribile lunedì nero del 5 agosto, erano ben il 68% a ritenere più probabile un taglio di 50 punti base, percentuale che poi è scesa durante tutta agosto, salvo poi riprendere a risalire dopo i dati di questa settimana.
Per quanto siano dati interessanti, non possono essere definitivi.
È il tema più preoccupante: da inizio anno la risalita è chiara e univoca, con un trend che, storicamente, si è riusciti a invertire soltanto con interventi della banca centrale.
Il dato che arriverà dunque oggi alle 14:30 sarà senza dubbio alcuno il più interessante, con un impatto diretto sui mercati.
Potrebbe esserci una volatilità più accentuata del solito man man che ci si avvicinerà al dato, che è previsto per le 14:30.
Non possiamo che consigliare a tutti di prestare la massima attenzione a quanto sta avvenendo sui mercati e di utilizzare senza indugio gli stop loss, in entrambe le direzioni.
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