Bitcoin si avvia a superare nuovi record storici. Mentre scriviamo il prezzo di Bitcoin viaggia sopra quota 19.500 dollari, mettendo nel mirino quella soglia di 20.000 dollari che non riuscì mai a conseguire, nemmeno nei precedenti fasti. Ma dove può arrivare Bitcoin?
A rispondere a questa domanda è stato un analista di Citibank, secondo cui il movimento dei prezzi di Bitcoin ricorda l’oro degli anni ’70, il che significa che la criptovaluta di riferimento potrebbe mirare a un target di ben 318.000 dollari entro il dicembre 2021.
Riferendosi a Bitcoin come all’oro del 21° secolo, l’analista Tom Fitzpatrick, in un dossier ai clienti istituzionali di Citibank, ha affermato che massicci rally con correzioni piuttosto consistenti hanno caratterizzato l’esistenza di Bitcoin.
L’oro rimase entro i 20 – 35 dollari l’oncia fino a quando non si è disaccoppiato dalla valuta fiat (il dollaro) nel 1971, quando lo standard aureo è stato abolito in favore dello standard del dollaro. Il dollaro è diventato la valuta di riserva del mondo, mentre l’oro è diventato una riserva di valore.
Con Bitcoin, il rally biennale dal 2011 al 2013 si è concluso con un mercato bearish tra dicembre 2013 e gennaio 2015. Durante questo arco di tempo, il Bitcoin è salito di 555 volte, ma è anche sceso dell’86% dal suo picco.
Tra gennaio 2015 e dicembre 2016, il Bitcoin ha fatto registrare un rally per due anni e undici mesi, aumentando di 121 volte rispetto alle “origini” della serie storica. Ha poi subito una correzione per 12 mesi fino a dicembre 2018, con un calo dell’84%. I tempi si stanno allungando e, secondo l’azione dei prezzi, una mossa di 318.000 dollari potrebbe dunque essere un obiettivo consistente per Fitzpatrick.
Fitzpatrick ha anche sostenuto che l’attuale contesto macro gioca a favore di un ulteriore rialzo del prezzo del Bitcoin. In particolare, la pandemia COVID-19 e le politiche di quantitative easing da parte degli istituti banchieri centrali stanno facendo si che gli investitori guardino con crescente attenzione e interesse ad asset che non saranno influenzati da fattori esterni.
Peraltro, il fatto che le banche centrali stiano discutendo la creazione delle valute digitali della banca centrale è una nota positiva per Bitcoin, ha detto ancora l’analista. Bitcoin non è infatti legata ad alcun aggiustamento di politica fiscale, a differenza delle possibili valute digitali delle banche centrali, che ne saranno ancora influenzate.
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