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La settimana dei dati macro si aprirà già nel cuore della notte tra domenica e lunedì. Ci saranno infatti all’01:50 ora italiana i dati sul PIL giapponese, che forniranno indirettamente indicazioni su quelle che potrebbero essere le prossime decisioni di politica monetaria del Giappone. Poco dopo, alle 03:30, avremo invece i dati sull’inflazione cinese, che saranno meno rilevanti forse per il mercato crypto, ma che si aggiungeranno complessivamente a dati in grado di muovere i mercati.
Mattinata e pomeriggio ora italiana che invece si attendono più tranquilli: non sono previsti dopo la sessione asiatica dati che dovrebbero avere un grande impatto sul mercato di Bitcoin e crypto.
Discorso poi diverso per il resto della settimana, che sarà dominata dai dati, mercoledì, sull’inflazione USA. Ed è dunque il momento giusto per un breve resoconto di quanto ci si aspetta – e di quanto potrebbe impattare sui mercati che seguiamo tutti i giorni su queste pagine.
Settimana calma? Niente affatto!
Non sarà una settimana calma, per quanto gli occhi di tutti siano puntati al 18 settembre, quando il FOMC deciderà di quanto tagliare i tassi negli Stati Uniti. La settimana si aprirà alle 01:50 con il PIL giapponese, che interessa direttamente Bitcoin e di conseguenza il mondo crypto per una strana correlazione inversa tra yen e BTC. Nel grafico, in blu, USDJPY. Quando il grafico scende, segnala che lo yen sta guadagnando contro il dollaro USA. E come si può vedere dal grafico, al crescere dello yen (o al calare di USD contro lo yen che dir si voglia) BTC ha seguito una traiettoria molto precisa.
Un PIL sopra le previsioni – annuale al +3,1%, trimestrale al 0,8% – potrebbe dar manforte allo yen. E di conseguenza, se la correlazione dovesse essere confermata… (se hai bisogno di ulteriori approfondimenti sulla questione vieni nel nostro Canale Telegram).
- Cina e inflazione
I dati sull’inflazione cinese, che arriveranno alle 03:30 del mattino potrebbero avere un impatto sull’appetito per il rischio delle borse – innescando un effetto a catena che potrebbe interessare anche Bitcoin. È un evento comunque da ritenersi meno importante per il mercato.
Tutti gli occhi puntati su mercoledì
Gli occhi del mondo finanziario (anche crypto) sono tutti puntati su mercoledì. Alle 14:30 ora italiana ci sarà infatti il dato sull’inflazione USA, che potrebbe essere quello decisivo per capire in che direzione andranno i tagli ai tassi negli USA di settembre.
Per ora sembrerebbe essere più probabile un taglio di soli 25 punti base (0,25%). Un dato sull’inflazione più vicino al 2% delle previsioni (+2,6%) potrebbe far tornare però sul tavolo l’ipotesi 50 punti base, un’ipotesi che potrebbe stuzzicare gli appetiti bullish dei mercati.
Rimane però da considerare – e su questo mettiamo le mani avanti – che i mercati hanno spesso avuto reazioni inintellegibili, e che il nervosismo continuerà a dominare la scena, in attesa di dati che comunque difficilmente – almeno quelli sull’inflazione, si discostano in modo importante dalle previsioni, come dimostriamo nel grafico che alleghiamo.
Per il resto – continueremo a seguire gli eventi della settimana sul sito, così come sui nostri canali social.
Quindi tutto come previsto. Bitcoin è un asset altamente volatile e dopo aver portato a casa i guadagni al picco dei 70.000 aspettiamo che riscenda per ricomprare in saldo però attenzione sembra facile ma non lo è e bisogna avere i nervi ben saldi e come diceva il grande Johnny “non farti fregare dalle emozioni”. Il modo di investire in Bitcoin è diametralmente opposto, si dovrebbe acquistare e non vendere e a ogni ritracciamento aumentare la posizione ma questo lo possono fare solo coloro che sanno aprire bene il culo e stringere i denti per cui se volete evitare dolori indesiderati portatevi a casa i guadagni, create nuova liquidità e restate piazzati.
Buona la prima. PIL giapponese sotto aspettative e Bitcoin che tiene, daje
Buondì Gianluca ora non ci resta che tifare Trump