Le Proof of Reserves sono uno degli strumenti importanti per verificare il buono stato delle finanze di un exchange – e in particolare delle riserve che custodiscono per conto dei clienti. Il caso – terribile – di FTX, ha spinto diversi exchange a lanciare questo metodo di verifica, aumentando – e no di poco – la trasparenza del loro operato.
Tra gli exchange che stanno partecipando alla svolta c’è anche Bybit (qui per ricevere un bonus senza deposito di 500$), che proprio oggi ha pubblicato il quattordicesimo report sullo stato delle riserve dei clienti. Un report che vede tra le altre cose aumentare i depositi dei clienti in Ethereum, sia in Bitcoin, per quanto in modo relativamente marginale.
Guardiamo un attimo ai numeri che Bybit ha riportato e che tutti potete verificare anche sul sito ufficiale del gruppo – con un link che vi permette anche di verificare che le vostre riserve siano effettivamente lì.
I nuovi numeri delle riserve di Bybit
Bybit è uno degli exchange più in rapida ascesa, anche in termini di volumi. Su scala globale è spesso il secondo in termini di volumi sia spot sia futures e questa ascesa è confermata dagli ultimi numeri diffusi in termini di depositi.
- Bitcoin: 49.135 BTC degli utenti contro riserve di 49.546 Bitcoin
- Ethereum: 352.309 $ETH degli utenti contro 354.781 Ethereum effettivamente custoditi dall’exchange
- USDT: 3.126.722.784 USDT degli utenti contro 3.393.367.334 USDT nelle riserve del gruppo
Uno dei lati positivi di quanto viene diffuso i termini di PoR da Bybit rispetto agli altri exchange è che nei dati sono presenti i conteggi di tutte le crptovalute offerte dal gruppo sopra certi volumi, e non soltanto di BTC, ETH e di USDT, che comunque riportiamo qui per comodità.
Facendo login inoltre è possibile verificare tramite merkle tree l’effettiva presenza delle nostre crypto sull’exchange: basterà cliccare su View my Audit Data per ottenere il resoconto – matematico – di quanto abbiamo depositato e della presenza nei crypto forzieri del gruppo.
Importante per la trasparenza
La diffusione delle Proof of Reserves testimonia un percorso intrapreso da diversi exchange per quanto riguarda una maggiore trasparenza verso i clienti e in termini di come vengono gestite le riserve.
Non sarà il silver bullet, l’operazione che permette di superare qualunque tipo di dubbio, ma è comunque un enorme passo avanti rispetto a quanto facevano i crypto exchange nel corso del precedente ciclo. Precedente ciclo che, lo ricorderanno in molti, ha causato danni inenarrabili al comparto e agli appassionati.