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Paypal e criptovalute: cosa attendersi dal 2021?

Le nostre riflessioni sull'apertura di PayPal al mondo delle cripovalute: sarà la rivoluzione tanto attesa nel settore?
4 anni fa
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Tra le tante novità che il 2020 ha portato in dote sul tema delle criptovalute, c’è altresì stato quello di PayPal e della sua apertura nei confronti di Bitcoin e soci.

In altri termini, dopo lunghe voci e rumor in questo senso, PayPal ha annunciato ufficialmente il proprio ingresso nel mercato delle criptovalute. Ma con quali prospettive?

A ribaltare prima di tutti gli altri questa notizia di grande impatto sull’ecosistema criptovalutario è stata Reuters, con l’agenzia di stampa che in un suo comunicato ha specificato come dal prossimo anno i clienti di PayPal potranno utilizzare le criptovalute per fare degli acquisti presso qualsiasi commerciante che fa parte del suo vasto network di pagamenti.

Si tratta evidentemente di un passo avanti notevole in questo ambito.

Ma si tratta di una vera e propria rivoluzione? Che cosa possiamo attenderci realmente da questo ambito?

Abbiamo cercato di fare il punto su questa situazione, nella speranza che possa fungere da definitivo chiarimento su quella che – premettiamo – è sicuramente una delle novità più ghiotte di questi mesi.

Ciò predetto, ti ricordiamo anche che se vuoi investire per la prima volta in criptovalute, senza aspettare i tempi di PayPal, la mossa migliore che potresti fare è certamente quella di muovere i tuoi passi nei confronti di un exchange di grande efficacia come Coinbase (sito ufficiale), di cui abbiamo parlato abbondantemente negli ultimi mesi in una recensione completa che ti suggeriamo di consultare subito.

Come funziona il pagamento di PayPal con le criptovalute

Il primo step che dobbiamo compiere per cercare di capire come funzionerà il nuovo sistema dei pagamenti di PayPal con le criptovalute ci porta a precisare che i pagamenti in questione saranno effettuati mediante valute fiat, a corso legale, in modo simile a altre soluzioni già esistenti sul mercato, come ad esempio BitPay.

In altri termini, i commercianti riceveranno del denaro tradizionale, come euro, e non monete digitali. PayPal penserà poi a convertire la valuta fiat con la valuta digitale presente nel proprio account.

Si tratta in buona sostanza di una mossa tecnicamente quasi obbligata, perché altrimenti sarebbe stato molto difficile implementare un sistema di utilizzo crypto-crypto nel proprio ecosistema.

Abbiamo più volte ricordato in questo sito quanto le criptovalute ad oggi non siano ancora definitivamente mature per poter rappresentare un mezzo di pagamento privilegiato, considerato che la loro volatilità è molto elevata, e difficilmente i commercianti accetteranno di buon grado la possibilità di incassare degli introiti di controvalore così incerto.

Così facendo, invece, i commercianti incasseranno valuta fiat, esattamente come potrebbero fare con qualsiasi altro sistema di pagamento più tradizionale, mentre spetterà poi a PayPal il compito di effettuare la conversione fiat-crypto sull’account dell’acquirente.

Quali saranno le criptovalute supportate da PayPal

Per il momento PayPal sembra aver aperto le sue porte a un ristretto numero di criptovalute, che dovrebbe però comprendere tutte le principali coin e, dunque, poter soddisfare le ambizioni di spesa di tutti i propri clienti.

Stando alle prime dichiarazioni effettuate da PayPal, saranno infatti supportate:

Acquisti nei negozi e non solo: cosa si potrà fare con PayPal

In ogni caso, è errato pensare che PayPal permetterà ai propri clienti di poter effettuare solo degli acquisti presso i negozi convenzionati.

PayPal, infatti, ha anticipato che consentirà ai propri clienti di acquistare criptovalute in maniera diretta, tramite la piattaforma, visto e considerato che assicurerà anche la disponibilità di un wallet grazie al quale poter conservare e veicolare le proprie monete digitali.

PayPal e Libra, rapporti finiti

Che PayPal fosse particolarmente interessato alle criptovalute non è certamente cosa sorprendente.

Basti ricordare, in tal senso, che PayPal era tra i fondatori della Libra Association, ovvero di quel progetto che era stato traghettato da Facebook, e che avrebbe dovuto determinare la nascita di Libra, una nuova criptovaluta.

Le cose sono però andate molto diversamente, visto e considerato che di Libra oramai non si parla più.

Dal canto suo, PayPal ha preferito abbandonare anzitempo il piano di Libra, sulla base delle forti pressioni subite da parte degli organi di regolamentazione, che non hanno mai visto di buon occhio quanto accadeva in casa Zuckerberg, sul fronte delle valute digitali.

Le nostre opinioni

A nostro giudizio l’ingresso di PayPal nel mondo criptovalutario potrebbe davvero costituire una utile accelerazione nell’utilizzo di massa delle valute digitali.

Uno dei grandi ostacoli che impedisce molte persone di usare le criptovalute come sistema di pagamento è infatti legato all’impossibilità di usare le stesse valute per le operazioni di acquisto di tutti i giorni.

Le carte di pagamento a base criptovalutaria esistono già da qualche anno, ma è abbastanza evidente che la loro diffusione è scarna, e che la convenienza economica è piuttosto discutibile.

L’approdo di un big come PayPal potrebbe invece cambiare realmente le carte in tavola, permettendo a milioni di persone in tutto il mondo di iniziare, con facilità e praticità, a usare criptovalute fin da subito.

Certo, attualmente mancano ancora tanti dettagli sul modo in cui le criptovalute potranno essere utilizzate con PayPal, ma tutto lascia presagire che il big del sistema dei pagamenti digitali non mancherà l’obiettivo di presentarsi dinanzi ai propri clienti con un servizio fortemente innovativo.

Redazione Criptovaluta.it®

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