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SEC: ok a OPZIONI su ETF Bitcoin. Il mercato dei miliardari sbloccato per BTC

Arriva il primo ok per le opzioni sugli ETF Bitcoin Spot. Ecco cosa cambia.

La notizia del momento è che SEC ha dato l’ok, poco prima della chiusura settimanale delle attività, per le opzioni su ETF Bitcoin. Il primo ok ad arrivare è su opzioni che saranno sull’ETF iShares su Bitcoin e dunque sul più liquido degli ETF arrivati a gennaio sulle piazze USA.

Tutti ne stanno parlando come una grande notizia, anche se è complicato capire sia di che tipo di prodotti si tratta, sia perché nonostante esistano opzioni su Bitcoin da tempo su diverse piazze (compresi quelli sui futures al CME), questa notizia è ritenuta essere importante.

Prima di addentrarci nella questione più tecnica: sì, è una notizia importante, per quanto prima o poi si sarebbe arrivati ad un ok da parte di SEC. E per quanto rimangano ancora da vedere gli ok sia di CFTC, sia invece di OCC (che analizzeremo più avanti).

Che cos’è successo con le opzioni sugli ETF Bitcoin e perché tutti ne parlano

Nella tarda serata di venerdì, ora italiana, è arrivato l’ok da parte di SEC alle richieste di approvazione di opzioni sugli ETF su Bitcoin quotati negli Stati Uniti. Ora dovranno arrivare però anche l’ok di CFTC, l’agenzia USA che si occupa di contratti derivati / commodity e anche l’ok di OCC, che si occupa di clearance di questo tipo di contratti (e che NON è l’Office of the Comptroller of the Currency, come scritto altrove). Sono ok che non dovrebbero però incontrare grandi difficoltà, sebbene non abbiano una scadenza fissa per la decisione.

  • Cosa sono le opzioni

Le opzioni sono dei contratti che permettono di comprare o vendere ad un determinato prezzo l’asset che è oggetto del contratto, in questo caso gli ETF su Bitcoin.

Opzioni call: permettono di acquistare ad un determinato prezzo l’asset sottostante.

Opzioni put: danno facoltà di vendere al prezzo indicato nel contratto l’asset sottostante.

Oltre la questione del loro funzionamento di base, le opzioni permettono anche delle strategie di trading sofisticate, apprezzate in particolare dagli investitori istituzionali e dai fondi hedge nonché dai gestori più articolati. Ed è forse questo, ad un livello più basso, ad essere stata occasione di tanto entusiasmo intorno alla prima approvazione di questi titoli.

  • C’è davvero da essere eccitati?

In parte sì. Si tratta di un altro passo in avanti per una piena istituzionalizzazione di Bitcoin come asset. È un percorso che era stato già tracciato e che avrà degli impatti importanti anche sull’esposizione – diretta e indiretta – di certe istituzioni verso Bitcoin. Istituzioni che ora hanno a disposizione anche strumenti più sofisticati per articolare il proprio investimento.

In parte quanto abbiamo letto in giro ci è sembrato grandemente esagerato: non si tratterà di un evento che in 24 ore porterà il prezzo nello spazio il prezzo di Bitcoin.

La cosa più interessante che è stata scritta sul tema

La cosa più importante e interessante che è stata scritta sul tema arriva da Jeff Park di Bitwise, che spiega in dettaglio perché la cosa potrebbe essere particolarmente interessante, anche tenendo conto del fatto che in realtà Bitcoin è effettivamente una commodity con restrizioni effettive sulla sua supply e con dei limiti che non possono essere fisicamente superati.

Non è certamente una lettura semplice per chi non è esperto dei mercati. E proprio per questo offriremo Domenica 22 Settembre uno speciale sul tema sul nostro Canale Telegram Premium.

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