Il sentiment negativo che si poteva leggere sui social nelle scorse settimane su Ethereum era – come d’altronde avevamo già discusso su queste pagine, grandemente esagerato. E ci sono i primi segnali di una ripresa di Ethereum come ecosistema, a partire da un curioso grafico che è stato riportato da Matthew Sigel di VanEck.
I guadagni di Ethereum come network sul totale delle fee che vengono pagate dagli utenti sono in ripresa, dato che segnala che in realtà di interesse – e di transazioni – ne stanno tornando. E che dunque quella estiva passerà alla storia come una sorta di pausa per un ecosistema che rimane sempre più centrale nel mondo delle crypto che contano. A partire dalla DeFi.
In questo approfondimento guarderemo a diversi segnali che ci aiuteranno a capire se dietro la corsa di prezzo di $ETH c’è anche una crescita dei fondamentali che non possono che interessare chi investe.
Se ne sono dette di tutti i colori su Ethereum, partendo dalle accuse alla Ethereum Foundation per la vendita di $ETH ad una concorrenza che, ciclicamente, dovrebbe scalzare il network dalla sua posizione di predominanza assoluta.
Il primo grafico, forse quello più interessante, è quello che riguarda il totale delle fee raccolte dai network più utilizzati. E il recupero evidente, segnato dalla freccia, di Ethereum sugli altri network. A tanti sorprenderà quanto Tron raccoglie di fee, ma è una storia che lasceremo ad un altro approfondimento.
C’è un recupero di Ethereum, evidente, rispetto al resto del settore. E partendo da questo dato possiamo guardare anche ad altri dati.
Il primo è quello delle fee, ovvero le commissioni pagate complessivamente per operare sul network. È evidente il calo da quando sono entrati gli aggiornamenti che hanno spostato i blob dei L2 altrove (e che dunque pagano meno). Ma dopo una calma molto piatta ad agosto, ci sono segni di recupero. Anche questo è un buon segno per il network.
Secondo grafico specifico su Ethereum è quello che riguarda invece i wallet attivi. Numero anche questo che è molto migliore di quanto si potrebbe percepire dalla pletora di Cassandre che parlano di un network morto.
In termini di fee – che ripetiamo essere un buon indicatore dell’appetibilità di un protocollo o di un network in blockchain, c’è anche altro da considerare.
La classifica qui raccoglie le fee spese per operare su determinati network o protocolli. E vede ai primi posti tutti o quasi network legati a Ethereum. Segno che anche nel mondo della DeFi (per quanto il network in questione non prenda in considerazione Tron o Solana) c’è davvero un dominio assoluto e totale di Ethereum.
E questo sarebbe forse più intelligente da dire che dichiarare la morte di un network che è vivo e lotta insieme a tutti gli appassionati del mondo crypto.
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