Due anni, contro i venticinque che sono stati invece affibbiati a Sam Bankman-Fried. Se la cava così Caroline Ellison, ex Alameda e ex FTX, che è stata condannata ad una pena assai più lieve rispetto all’ex capo dell’exchange fallito nel novembre 2022.
A pesare in positivo la collaborazione che Caroline Ellison ha offerto da subito alle autorità, permettendo di recuperare dati e segreti riguardanti il più spettacolare (e disastroso al tempo stesso) fallimento di un exchange di criptovalute di sempre. Al tempo stesso Ellison è stata condannata a restituire 11 miliardi di dollari, con modalità che però non sono ancora chiare.
Si chiude così un altro dei tanti capitoli del fallimento di FTX, mentre Sam Bankman-Fried ha confermato la sua volontà di ricorrere in appello, contro una condanna che è stata invece ben più importante.
Caroline Ellison la sfanga: “solo” due anni di carcere
Caroline Ellison farà del carcere, ma molto meno del suo ex sodale SBF, del quale è stata ritenuta, dai giudici, una sorta di vittima. Giudici che hanno imposto una condanna a due anni, riconoscendo sì la compartecipazione di Ellison al malaffare che ha portato al fallimento di Alameda e FTX, ma che al tempo stesso ha deciso di fornire tutte le attenuanti possibili.
Da un lato Ellison sarebbe stata infatti succube del padrone e ex fidanzato Sam Bankman-Fried, dall’altro invece avrebbe collaborato di sua volontà. Pesa anche in positivo il pentimento che i giudici hanno ritenuto essere sincero.
Il giudice Lewis A. Kaplan ha riservato parole di encomio per quella che un tempo era una delle donne più famose, conosciute, invidiate e popolari del mondo crypto, ritenendo la sua collaborazione piena, fattiva e utile alle indagini.
Ad ogni modo, nonostante gli encomi, Ellison dovrà trascorrere almeno il 75% della condanna in carcere. Successivamente ci sarà per lei la possibilità di chiedere la libertà vigilata.
La sua testimonianza fondamentale per la condanna a SBF
La sua testimonianza e collaborazione con la polizia federale è stata ritenuta dai giudici fondamentale per chiudere il caso SBF, caso che si è chiuso appunto con 25 anni di carcere che però ora potrebbero essere messi in discussione con il ricorso annunciato dallo stesso SBF soltanto poche settimane fa.
All’appello mancano ora le condanne di altri dirigenti di FTX, che arriveranno però da qui a fine mese, per responsabilità che – anche secondo i giudici – non sono state tutte in capo a SBF, per quanto esercitasse una sorta di controllo totale sulle attività dell’exchange poi fallito.