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Gli strumenti della finanza tradizionale possono essere utilizzati anche per avere idea di quanto sta accadendo nel mondo crypto. Ed oggi ci occuperemo di analizzare – cosa che sarà utile per chi arriva dal vecchio mondo in termini di investimenti – diversi ratio che possono aiutarci a capire come si stanno muovendo i mercati crypto e perché.
Sono ratio che sarà utile comprendere anche se vogliamo decidere quanto allocare sul mercato classico e quanto sul mercato di Bitcoin e crypto, misure interessanti del rischio coinvolto per ottenere certi ritorni e di come si sono comportate negli ultimi mesi le diverse classi di asset.
Utilizzeremo uno degli strumenti che più piacciono alla redazione di Criptovaluta.it – ovvero il Sortino Ratio, uno strumento che mette in correlazione i rendimenti di ogni classe di asset con il massimo di deviazione al ribasso.
Mercato crypto in ritardo rispetto all’azionario USA?
Questa è la prima teoria che possiamo mettere in piedi guardando ai dati. Ma prima sarà necessario capire come funziona il Sortino Ratio. Si tratta di uno strumento che ci permette di avere una misura di quanto, rispetto al massimo ribasso, sia conveniente un investimento.
La formula sembrerà complicatissima, ma analizzandola avremo tutti gli strumenti che ci servono, anche per capire quanto sia conveniente operare sulle crypto e Bitcoin rispetto alle altre categorie di asset.
Rp: è il ritorno del portafoglio/asset sul periodo scelto
Rf: è il rendimento di asset che possiamo considerare privi di rischio, come i bond USA di breve.
σd: ovvero sigma d, ovvero la deviazione verso il basso.
Il Sortino Ratio ci interessa di più dello Sharpe Ratio, formula molto simile in verità, perché tiene conto solo della volatilità / deviazione verso il basso, che è poi quella che più preoccupa gli investitori.
- Come si comportano le crypto rispetto ai mercati classici?
É stato un anno buono per Bitcoin e Ethereum, ma comunque migliore sotto il fronte del Sortino Ratio per alcuni indici azionari. Nello specifico a fare meglio – complice una corsa senza precedenti verso i nuovi massimi, è stato S&P 500.
Bitcoin fa comunque meglio – anche per un indice che è un buon indicatore di come converrebbe comportarsi agli investitori più sensibili al rischio – di Dow Jones, di DAX (il principale indice della borsa tedesca) e anche di Russel 2000, che è l’indice USA che include le prime 2.000 società quotate.
Poco peggio Ethereum ma comunque in territorio ampiamente positivo, complice una stagione crypto che ha visto ampiamente dominare BTC.
Che sia la calma prima della tempesta? E che tipo di risposte ci offre questo grafico?
Ti invitiamo a discuterne insieme a noi sul nostro Canale Telegram Ufficiale – dove approfondiremo insieme il significato di questo importante ratio per valutare l’allocazione dei propri investimenti.
Quel che è certo, da quanto emerge dal grafico, è che anche per gli investitori più sensibili al rischio, Bitcoin e crypto potrebbero essere un’opzione molto, molto interessante da inserire in portafoglio, anche se in misura ridotta.
