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Gary Gensler parla di Bitcoin e ignora Ethereum. E promette… guerra

Gary Gensler torna a parlare di crypto. Difende Bitcoin, ma ignora Ethereum.

In un’intervista per CNBC, Gary Gensler ha confermato la volontà di proteggere gli investitori all’interno della crypto industria. Protezione che nel corso del suo mandato da capo di SEC è risultata più volte in cause contro i principali player del settore, da progetti di primo profilo come Ripple, a grandi exchange come Coinbase, Binance e Kraken.

All’interno della stessa intervista Gary Gensler ha inoltre ribadito un concetto che ormai è passato sia a livello legale sia a livello di opinione pubblica, anche tra i principali avversari del settore: Bitcoin non è una security e pertanto è al di fuori della giurisdizione di SEC.

Curioso che non abbia fatto lo stesso riferimento su Ethereum, sul quale SEC ha già condotto in passato delle indagini che hanno portato però ad un nulla di fatto. La posizione di Gary Gensler è una di quelle più a rischio nel caso in cui dalle urne, in Novembre, dovesse venire fuori un presidente di segno opposto a quello del presidente attuale.

C’è bisogno di regole per far prosperare il settore

Di fondo il ragionamento è lo stesso che abbiamo visto ripetere da Gary Gensler già in passato: il settore ha bisogno di essere regolamentato (tra le altre cose con le leggi attuali che sono state concepite per gli asset classici), altrimenti non potrà fiorire.

Le automobili non sarebbero sopravvissute senza semafori, stop e senza poliziotti in strada per garantire che non ci fossero incidenti.

Gary Gensler, Commissario Capo di SEC

Una metafora che farà ridere più di qualcuno, dato che in tal caso sia il semaforo sia il poliziotto sarebbero incarnati nella figura, appunto, di Gary Gensler.

Nessuna pace con il settore?

No. O meglio, nessun cambiamento di atteggiamento. Un atteggiamento che nel corso degli ultimi mesi e degli ultimi anni ha portato in tribunale tutti i principali exchange, diversi dei progetti top del comparto e che ha compattato una larga parte dell’industria crypto dietro il candidato repubblicano Donald Trump.

Donald Trump che avrebbe appunto promesso di liberare forse non il mondo, ma comunque gli Stati Uniti, dalla presenza di Gary Gensler. Cosa che però sarebbe estremamente inusuale, per quanto potrebbe accadere che in caso di vittoria di Trump Gensler decida di abbandonare volontariamente il proprio posto di comando.

Chi si aspettava un atteggiamento più tranquillo da parte di Gensler, sarà destinato a essere smentito anche questa volta. Molte delle cause intentate al settore crypto non sono ancora concluse.

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