Sono in tanti a non credere a questo recupero di Bitcoin e delle criptovalute più in generale, anche tra i più esperti e tra quelli che hanno imparato ad avere più fiducia nella capacità dei migliori asset di questo comparto di tornare a ruggire anche dopo i momenti più bui.
Intanto però Wall Street continua a accumulare. La settimana che si è appena conclusa è stata di quelle molto positive tanto per gli ETF su Bitcoin quanto per gli ETF su Ethereum. E ci sono almeno 5 segnali che arrivano dai piani alti della finanza che dovrebbero essere studiati e ragionati da chi si muove in questo settore.
La questione non riguarda soltanto le due top per capitalizzazione di mercato. E vedremo in questo approfondimento perché chi è abituato ad investimenti più articolati e più corposi ci sta dicendo, tra le righe, che il momento è forse quello giusto.
A tanti sembrerà magari un’esagerazione, ma di questioni importanti delle quali forse si parla ancora troppo poco… ce ne sono diverse. E andremo ad analizzarle – sempre dati alla mano – in questo approfondimento del sabato.
Abbiamo avuto un agosto non brillante per i due principali prodotti finanziari del mondo a tema crypto. Sia gli ETF su Bitcoin, sia gli ETF su Ethereum hanno chiuso una settimana di acquisti, se vogliamo, piuttosto pesanti.
Ieri gli ETF su Bitcoin hanno accumulato di nuovo quasi mezzo miliardo di dollari in BTC. Tutto questo mentre il prezzo è stato sì in trend positivo, ma su livelli tutto fuorché entusiasmanti.
Non sembrerebbe essere una moda del momento. I più grandi gruppi del mondo sono già entrati (vedi BlackRock con il suo BUIDL), altri stanno arrivando. E sono nomi delle proporzioni di Franklin Templeton, Citi, Societe Generale.
Il grafico che alleghiamo descrive in modo plastico cosa sta succedendo e perché c’è da seguire molto da vicino questo trend.
Anche le azioni di settore stanno vivendo una sorta di seconda giovinezza. Le due società quotate più importanti del comparto tra quelle quotate a Wall Street sono Microstrategy e Coinbase.
Se quelle MicroStrategy sono di nuovo vicino ai massimi, quelle Coinbase stanno comunque tentando un recupero che segnala come di fiducia, nei principali operatori del settore, ce ne sia più che a sufficienza.
L’arrivo delle opzioni sugli ETF Bitcoin renderà questo mercato ancora più appetibile per i grandi investitori istituzionali. Il primo ok di SEC è già arrivato. Ora manca quello di CFTC.
A breve inoltre avremo l’ok anche per le opzioni sugli ETF Ethereum. Una maturazione del settore in senso finanziario e un segnale che i grandi gestori hanno grande fiducia nel comparto, che è davvero qui per rimanere. Nessuno infatti lancerebbe prodotti senza avere la ferma convinzione che possano generare volumi e dunque profitti per chi li gestisce.
Sul breve periodo non possiamo che rimandarvi all’analisi di Alex di questa mattina. Sul medio e lungo periodo basterebbe leggere cosa hanno da dire Bitwise, ma anche Larry Fink e chiunque si esprima sul settore, come ad esempio Cantor Fitzgerald (che è direttamente coinvolta nella gestione di capitali di Tether).
Ad essere ciclicamente bearish è soltanto JPMorgan, che però è stata fino ad oggi quasi sempre puntualmente smentita.
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Io aggiungerei un'altra cosa che ci da un segnale importante per il futuro del comparto e cioè che tutti gli addetti ai lavori del settore finanziario globale si stanno posizionando, stanno investendo per raccogliere in futuro i frutti del loro lavoro. Nel gergo contadino direi che stanno seminando il terreno in anticipo per un futuro che non sarà troppo lontano e un presente che ci sta dicendo che il Bitcoin a 64.000 e più è ancora a livelli bassi di valore e si sta preparando per esplodere al rialzo. Ci sarà ancora molta volatilità ma il MOMENTUM deve ancora arrivare.