L’andamento di Ethereum (ETH) continua a lasciare perplessi gli investitori e la community. In un mercato crytpo che in settembre sta dando prova di reazione dai minimi, con altcoin che registrano crescite importanti, ETH fatica e si attesta a chiudere settembre con un modesto +6% mentre da inizio 2024 registra un +16,70%.
Le perplessità non derivano solo dall’andamento del prezzo ma anche da alcuni dati on-chain rilevanti, ma che contengono anche dati positivi.
Un primo elemento legato direttamente al prezzo è l’andamento della dominace di Ethereum, che sta diminuendo nonostante la capitalizzazione di mercato complessiva sia in aumento. Nel primo grafico è riportata la comparativa degli ultimi due anni, tra la dominance di ETH, che ora segna 14,29% e quella di BCT, che ha raggiunto il 57,60%.
Mentre nel grafico successivo abbiamo riportato una view degli ultimi 12 mesi, dove con la linea verde è evidenziata la dominance di ETH che è scesa del 24%, in contrapposizione, quella di BTC (linea gialla)che è salita del 15%. Nella parte inferiore del grafico è riportata la market cap di Ethereum che nell’arco di 12 mesi è cresciuta del 68%, attestandosi a 322 miliardi di dollari.
Tutto ciò in uno scenario in cui la total market cap delle crypto, escluse le stablecoin, mostra una tendenza al rialzo a lungo termine. Nel frattempo, la quota di ETH sta diminuendo, il che, dal punto di vista dell’analisi tecnica, potrebbe indicare una divergenza e segnalare un’inversione o la continuazione di un trend.
Entrando nel dettaglio della dominance di Ethereum, proviamo a vedere l’andamento dei volumi scambiati sugli exchange tramite le metriche di Glassnode, per capire quanto interesse c’è ancora da parte degli investitori e trader.
Tramite la metrica “Ethereum: Exchange Volume Dominance” analizziamo i volumi di trading di ETH rispetto al volume totale scambiato su tutti gli exchange, tracciati da Glassnode. In pratica, misura quanto del totale degli scambi effettuati sulle piattaforme riguarda ETH, in relazione a tutte le altre crypto.
Nel grafico allegato è riportato l’andamento degli ultimi 12 mesi. L’elemento che ci interessa è quello dell’istogramma del “Exchange Volume Dominance (%)” che si attesta al 39,274%. Pertanto, in questa fase, quasi il 40% del volume degli scambi che avvengono sugli exchange tracciati da Glassnode è riconducibile a Ethereum. Questa metrica, riferita a Bitcoin, attualmente segna una sua dominance del 25%.
Il rapporto di forza tra ETH e BTC cambia se osserviamo la metrica “Market: BTC vs ETH Perpetual Volume Dominance”. Il grafico mostra che la dominance del volume dei Future Perpetual tra BTC ed ETH è piuttosto volatile e fluttua nel tempo. Ci sono periodi in cui Bitcoin domina chiaramente il volume (linea gialla) e altri in cui Ethereum prende il sopravvento (linea blu). Nell’attuale fase c’è una debolezza di ETH con un sentiment migliore verso BTC. Va detto che questa metrica è molto sensibile e adattata a valutazioni di breve termine.
Possiamo ricavare un elemento positivo per Ethereum, dal dato on-chain relativo, all’incremento della quantità giornaliera di ETH bruciati, utilizzando “Ethereum: Value of Supply Burned”.
Nel grafico allegato, gli ETH bruciati giornalmente, sono evidenziati con la linea blu. Negli ultimi 15 giorni si registra un aumentata del 160%. Ciò fornisce un segnale positivo, in quanto gli ETH bruciati ogni giorno, hanno mostrato in passato che l’incremento della loro quantità porta ad un aumento dei prezzi, come accaduto a gennaio e ottobre 2023.
Osservando ancora una volta la situazione sugli exchange, si deve rilevare che ha ripreso un deflusso degli ETH disponibili. Dalla metrica di IntoTheBlock, “Netflows all Exchange” possiamo notare che ha ripreso un deflusso di ETH dagli exchange. Negli ultimi 7 giorni, c’è stata una fuori uscita netta di 6.360 ETH.
Ciò indica che la pressione di vendita viene ad essere assorbita dal mercato, con investitori si stanno posizionando per un’inversione rialzista.
Un altro dato rilevante è dato dalla metrica “Large Holders Netflow to Exchange Netflow Ratio”. Questo indicatore fornisce un confronto tra i comportamenti dei large holder e whale versus i trader al dettaglio. Un rapporto superiore a zero ci indica che i large holder sono molto più attivi dei retail, e ciò potrebbe indicare una tendenza all’accumulo.
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