Le crescenti preoccupazioni geopolitiche sembrerebbero essere dietro l’incredibile corsa per il 2024 dell’oro, che si sta riavvicinando ai massimi e che nel 2024 ha fatto già registrare gain per oltre il 28%, cifre che sono enormi per una materia prima rifugio che è stata quasi sempre contraddistinta da una certa stabilità.
Cosa c’entra con il mondo crypto? C’entra, perché lo stablecoin più importante tra quelli legati all’oro ha appena superato soglia 500 milioni di dollari in controvalore. Segno inequivocabile del fatto che anche tra gli appassionati crypto la febbre dell’oro… sembrerebbe essere soltanto all’inizio.
È un buon momento questo per fare anche il punto della situazione sul fronte macro, che è poi quello che muove l’oro in modo più importante – e che potrebbe essere interessante anche per chi investe in $PAXG oppure nelle alternative offerte da Tether.
Dietro la corsa dell’oro, senza entrare troppo nei dettagli, ci sono due tipi di forze. La prima è quella delle preoccupazioni geopolitiche, che da sempre sono di buon auspicio per il prezzo dell’oro. Preoccupazioni geopolitiche che ciclicamente accelerano per quanto sta avvenendo tra Russia e Ucraina e, in un conflitto separato, in Medio Oriente. E questo è quanto è lecito sapere consultando qualche libro, anche il più banale, di finanza.
C’è però tutto un altro movimento, che spesso però viene ingigantito sui social, che riguarda gli acquisti importanti da parte di diverse banche centrali “non allineate” o “non perfettamente allineate”, di oro. Lo sta facendo India, Cina (per quanto abbia rallentato in modo importante durante gli ultimi mesi), lo stanno facendo anche Russia, Qatar, Giordania, Uzbekistan, Iraq, Repubblica Ceca e anche Polonia.
I numeri sono relativamente importanti e almeno in parte dovrebbero giustificare l’andamento rialzista dell’oro. In altre parole, chi ha come compito anche la custodia di una parte della ricchezza nazionale, è proprio all’oro che sta puntando.
Non è vero che oro e Bitcoin sono inversamente correlati. Ci sono state diverse fasi nel corso del 2024 che hanno invece confermato che i due possono andare a braccetto. Così come sono andati relativamente a braccetto anche oro e indici azionari per una parte dell’anno.
Dal grafico che alleghiamo è evidente che sì, in diverse fasi di mercato del 2024 c’è stata ampia correlazione tra Bitcoin dominance, ovvero le performance di Bitcoin rispetto alle altre crypto, e l’oro. Questo è avvenuto principalmente quando gli altri mercati finanziari erano attanagliati dalla paura o di una crisi o di una escalation a livello geopolitico.
Può certamente farlo. Di strumenti in forma di stablecoin ce ne sono, a partire appunto da PAXG di Paxos.
Il funzionamento è relativamente semplice: Paxos ha riserve in oro fisico, che sono certificate, e tramite il token è possibile comprare e vendere oro “digitale” senza pagare le commissioni legate a questo mercato e anzi, scambiandoselo a prezzi molto convenienti in termini di commissioni.
Anche Tether ha una sua proposta, certamente meno popolare, ma comunque in crescita. Per chi vuole un’allocazione che tenga conto anche di questa importante fase del prezzo dell’oro, di alternative non ne mancano.
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