Editoriale

Ripple, Ethereum, Solana e crypto alt: Gary Gensler HA RAGIONE (anche se…)

Gary Gensler non ha completamente torto. Uan guida per capire cosa sta succedendo negli USA.
2 mesi fa
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Figurine digitali, crypto di infrastruttura, exchange: la furia di Gary Gensler negli anni non ha risparmiato quasi nessuno nel mondo crypto. Ed è normale che in tali circostanze i rapporti con gli appassionati e gli investitori del mercato crypto siano ai minimi termini. L’appello contro la decisione che dava parzialmente ragione a Ripple è stata la goccia che ha fatto traboccare definitivamente il vaso – ed è un buon momento per fare il punto della situazione.

Quanta ragione ha SEC? Quanto torto ha SEC? Cosa possiamo aspettarci nel caso in cui dovesse arrivare un nuovo commissario, in grado di spostare gli equilibri più a favore del mondo crypto?

La questione è come sempre complessa – tanto da far gettare la spugna a tanti che vorrebbero saperne di più. Tuttavia Criptovaluta.it è proprio qui per cercare di rendere più semplici le questioni che sono complicate, cosa che – speriamo – sarà utile tanto a chi vorrà saperne di più tanto a chi ha investito parte dei propri risparmi nelle criptovalute.

Security vs commodity: la “strana” divisione delle leggi USA

Non si può capire nulla di questa storia senza capire in breve cosa sono le security, cosa sono le commodity e come funzionano le regole negli USA a riguardo.

  • Security

È un contratto di investimento. Oggi si utilizza un vecchio test – l’Howey Test – per decidere cosa sia una security e cosa non lo sia. È un test che afferma che la vendita di un titolo è vendita di security se vi è un investimento in denaro, con l’aspettativa di profitto, tramite il lavoro altrui. È una formula breve, sulla quale si dibatte da decenni e che è nata all’interno del caso SEC v. W.J. Howey Co. Caso che gli appassionati di legge possono trovare qui.

Il fatto fondamentale da capire sulle leggi sulle security negli USA è questo: non importa il sottostante, ma cosa viene effettivamente venduto. Specifichiamo: il caso che ha dato il via al test riguardava un campo di arance. Ovviamente non solo le arance ad essere security, ma il contratto di nolo con rendimento che W. J. Howey Co. vendeva agli investitori.

Perché è importante questo fatto? Perché nel caso delle crypto non sono i token in sé ad essere security, ma la vendita delle stesse. Sembrerà un cavillo, ma l’intera questione è su questo punto.

  • Commodity

Potremmo chiamarle materie prime anche se in realtà la definizione non è perfettamente calzante. Per rimanere nel mondo crypto, abbiamo la certezza che per la legge USA Bitcoin è una commodity. Perché è interessante? Perché se un asset è una commodity non è sottoposto agli obblighi di registrazione il cui aggiramento è contestato da Gary Gensler e da SEC per il grosso delle attività crypto.

Il caso Ripple e Ethereum

Ethereum ha avuto una ICO, ovvero una vendita di $ETH al pubblico (fatto di investitori professionali e non) e almeno a grandi linee ha avuto una nascita (e un finanziamento iniziale) simile a quello di Ripple.

Per questo motivo gli appassionati (e anche i dirigenti talvolta) di Ripple contestano la causa che SEC gli ha intentato: SEC non si è mai mossa contro Ethereum e anzi in passato Jay Clayton, il predecessore di Gary Gensler, aveva giurato di ritenere Ethereum non una security.

Ci sono due questioni che riguardano questo punto:

  • Perché a Ripple viene riservato un trattamento diverso?

La spiegazione del vecchio capo di SEC, Jay Clayton, sarebbe nella decentralizzazione. Quando un protocollo diventa sufficientemente decentralizzato, allora la questione security, anche se esistente in principio, verrebbe sanata. Una visione che ha salvato Ethereum per la prima parte della sua vita ma che è ovviamente arbitraria a sufficienza da essere ritenuta indegna delle regolamentazioni del mercato finanziario più importante del mondo.

  • Ethereum è salvo?

Nì. SEC aveva avviato delle indagini, poi chiuse, dopo il passaggio alla Proof of Stake. Se è vero dunque che nell’interpretazione di Jay Clayton Ethereum non era più una security è anche vero che sarebbe stato possibile il passaggio inverso. Tant’è che SEC ha condotto delle indagini tra fine 2023 e inizio 2024, poi concluse con un nulla di fatto.

Su cosa ha ragione e non ha ragione Gary Gensler?

Arriviamo all’opinione che forse in pochi tra i nostri lettori si sarebbero aspettati da questo editoriale: Gary Gensler non ha torto al 100%.

  • Su cosa ha ragione Gary Gensler

Gary Gensler afferma che le leggi sulle security degli USA, che sono nate dopo la crisi del ’29, possono essere applicate alle crypto. Sul punto ha ragione: le leggi sulle security indicano (a grandi linee) le caratteristiche delle security e non elencano cosa sia una security. Questo vuol dire che è una definizione aperta: tutto ciò che rientra nelle caratteristiche di una security, può essere ritenuto una security. L’argomento di alcuni sostenitori del mondo crypto – ovvero che leggi degli anni ’30 non possano essere applicate a un settore nuovo come quello crypto – è molto fiacco.

Gary Gensler ha anche ragione su un altro aspetto: è evidente che molti progetti crypto abbiano venduto (in particolare tramite ICO, ma non solo) security. È palese, anche volendo applicare l’Howey Test in modo molto leggero. È il caso di Ripple? La risposta è più complicata di un o un no. Perché se è vero che Gensler ha ragione su certi punti, è altrettanto vero che a nostro avviso ha torto su altri.

  • Su cosa ha torto (marcio) Gary Gensler

Gary Gensler, quando afferma che il grosso delle crypto sono security, non va contro il buon senso, ma contro quanto la sua stessa agenzia ha affermato in passato, in particolare tramite Jay Clayton. Se i progetti crypto hanno preso per buona la definizione di security applicata al mondo crypto di Clayton, ora non gli si può contestare ad anni di distanza il contrario.

Altra cosa su cui ha – sempre ad avviso di chi vi scrive – torto Gary Gensler. Non tutte le vendite di crypto sono security, anche quando alcune relative ad un determinato progetto lo siano state. Non si può contestare al gestore di un progetto la vendita di security quando questa avviene su exchange tra privati e senza il coinvolgimento dei gestori del progetto.

E almeno a sentire cosa dicono Coinbase e Bitgo, nonché anche Kraken, il processo di registrazione del quale parla Gensler (“venite e registratevi”, aveva affermato più volte con toni messianici) non sembra sia esistente. Qualcuno ci è riuscito, ma con l’aiuto di SEC stessa. Tutti gli altri lamentano di aver ricevuto un “provate a registrarvi e poi vediamo”, in un atteggiamento chiaramente ostile e che distrugge anche la parte della ragione che Gensler, sempre ad avviso di chi scrive, ha.

Gianluca Grossi

Caporedattore ed analista economico. È divulgatore per blockchain, Bitcoin e criptovalute in generale. Solida formazione tecnica, si occupa del comparto dal 2015. Detenzioni: Bitcoin, Ethereum.

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