Mentre tutti si preoccupavano per un unlock di token $WLD a favore di FTX (o meglio dell’entità che ne cura il fallimento), quelli di Worldcoin erano evidentemente affaccendati in ben altra questione. E chiudevano una partnership con Dune che è stata rivelata poche ore fa e che ha già garantito al token una corsa molto importante.
Corsa che nel momento in cui scriviamo vale il 15% nell’arco delle ultime 24 ore, moltiplicando di fatto quello che è un trend che sta interessando tutto il mercato. Trend di ripresa dopo il grande spavento di ieri, partito successivamente alle brutte notizie che sono arrivate dall’inflazione.
La partnership permetterà un miglioramento dell’accesso ai dati di World Chain, la chain in l2 del progetto Worldcoin, che è stata annunciata ormai qualche tempo fa e che utilizza OP.
Un 15% che profuma di riscatto per Worldcoin
Tra i progetti meno apprezzati dai duri e puri del mondo crypto, Worldcoin conferma la sua incredibile capacità di andare sempre o quasi contro le aspettative di mercato. L’ultima settimana è stata accompagnata da grosse preoccupazioni sul progetto, dovute ad un’asta di token di proprietà di FTX. Asta da 22 milioni di token, una goccia nell’enorme supply di 10 miliardi complessivi del token stesso.
E infatti a poco è servita per spaventare tanto i trader quanto i gestori del progetto, che poche ore fa hanno annunciato un’importante partnership con Dune, grande piattaforma di analisi dati nel mondo crypto.
La collaborazione partirà appunto una volta che la World Chain sarà pienamente operativa – per un passaggio che sarà di grande importanza per un ecosistema che sta anche cercando di correggere il tiro dopo diversi problemi in più giurisdizioni dovute al suo Orb e alle modalità di conservazione dei dati degli utenti.
Addio Europa?
Forse sì, forse no, sta di fatto che secondo quanto raccontato da Fabian Bodensteiner, che è responsabile della divisione europea del progetto, l’interesse per questo continente è fortemente in riduzione.
Si cerca di puntare a economie più dinamiche come quella asiatica, dove la popolazione è anche mediamente più giovane e forse più adatta al progetto di Worldcoin, che rimarrà con ogni probabilità uno dei più divisivi almeno tra i vecchi appassionati del mondo crypto.
Per oggi però tutti dovranno portare a casa una performance che dimostra due cose: ai mercati piacciono i progetti che costruiscono. E del pugno di token ancora nei forzieri di FTX interessa poco o niente.