Il buonumore sulle borse continua anche durante la sessione americana e spinge Bitcoin vicino quota 66.000$ e Ethereum per la prima volta da un po’ di tempo a questa parte sopra quota 2.600$. Un pomeriggio certamente interessante (e positivo per chi era long), che conferma un appetito per il rischio che sembrerebbe essere tornato su tutti i principali mercati.
Una situazione idilliaca per il mercato crypto, che di appetito per il rischio si nutre, pur se i principali eventi macro della settimana non si siano ancora presentati. Un buon momento comunque per fermarsi a ragionare e guardare i mercati per come potrebbero muoversi anche nei prossimi giorni.
In ballo ci sono le questioni che ci portiamo dietro da un po’: dal pivot globale (troverai più avanti una spiegazione), al comportamento degli ETF, che pur non potendo impattare direttamente sul prezzo di Bitcoin anche quando acquistano in modo massiccio… sono comunque un buon metro di come stanno andando le cose.
5 questioni in ballo per il proseguimento della corsa crypto e Bitcoin
Le questioni sono fondamentalmente cinque, sono tutte diverse ra loro e con un grado di correlazione da valutare.
- Pivot mondiale
Bentornata liquidità. O forse non ancora. La questione è quella del taglio dei tassi che riguarda già tutte le principali economie occidentali e che almeno in Europa sembrerebbe in via di accelerazione. Rimane l’incognita USA, ma per ora non vi è motivo di non credere che non ci saranno almeno altri due tagli prima della fine dell’anno.
Quello che ti riportiamo non è il solito grafico di Fed Watchtool. La sintesi infatti in questo caso riguarda cosa si aspettano i mercati entro fine anno. Per il meeting del 18 dicembre c’è ancora un 21,5% + un +1,5% che ritiene che non ci saranno almeno due tagli. Per noi invece sarà la condizione che si verificherà – a meno di grandi sorprese, e questo deve essere ancora pienamente prezzato dai mercati.
- Entusiasmo cinese?
È un’arma a doppio taglio. Da un lato infatti aumenta l’appetito per il rischio globale. Dall’altro invece rende le azioni cinesi più appetibili, per diversi soggetti, delle crypto. Rischio per rischio, c’è chi preferisce investire lì dove c’è la manina dello stimolo pubblico.
Manina che potrebbe ripresentarsi a più riprese e che dovremo continuare a seguire sia qui, sia invece sul nostro Canale Telegram VIP Premium – dove offriamo oltre a 20x segnali mensili anche tanti approfondimenti fondamentali che non trovi neanche qui.
- ETF: possono essere fondamentali perché…
C’è una strana correlazione che si verifica soltanto in alcuni momenti specifici della vita di Bitcoin e crypto. Quando l’appetito per il rischio è alle stelle, gli asiatici investono tenendo conto di come sono andati gli ETF nella sessione precedente.
Si è verificato in diversi momenti della vita di questi prodotti – ed è il modo in cui, in questa fase, potrebbero dare una mano.
- Il mese delle elezioni
È vero che si vota a novembre, ma più ci avvicineremo in realtà al 5 novembre, più le tensioni saliranno. Più saliranno anche le sparate per imbarcare più elettori possibile.
E ci sarà probabilmente qualche altra apertura verso il mondo crypto da entrambi i candidati. E questo potrebbe essere di ulteriore spinta ad un contesto che sembra gradire quando arrivano messaggi distensivi dalla politica USA.
- Le buone notizie sono brutte notizie?
Bitcoin e crypto hanno dimostrato di essere piuttosto sensibili all’aumento di liquidità globale. E qui il discorso si fa parecchio contorto – e se vogliamo più che interessante per quanto riguarda il futuro di carattere fondamentale.
Le buone notizie dell’economia – disoccupazione che non aumenta e PIL sostanzialmente sopra lo zero – potrebbero non essere sul breve e brevissimo periodo delle buone notizie, perché finirebbero per aumentare le chance di un ritorno su tassi più bassi… più lento.
Rimane comunque per l’holder e per l’investitore di lungo periodo un discorso più ampio. Probabilmente il soft landing – anche se dovesse rallentare la corsa della liquidità.
Mi ricordo che durante e dopo lo scandalo di FTX molti mi dicevano che ormai era finito tutto che il mercato cripto e BItcoin era come un castello di carta basato sul nulla. Se dobbiamo analizzare il sistema economico globale mi sembra che per due terzi sia tenuto in piedi artificialmente come del resto le monete fiat basate non più sull’oro ma sulla carta straccia e quindi se Bitcoin è basato sul nulla mi sembra che sia in buona compagnia. Molte persone credono che i loro investimenti siano esenti da rischi ma non è così, in ogni investimento c’è un grado di rischio ma se si vuole navigare finchè sia passato ogni pericolo è meglio che non si prenda mai il mare.